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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | ritratto di Gioachino Belliardi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00034242 |
localizzazione | Italia, Piemonte, AL, Alessandria |
datazione | sec. XIX ; 1800 - 1899 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito piemontese(analisi stilistica) |
materia tecnica | tela/ pittura a oliolegno/ intaglio |
misure | alt. 98, largh. 74, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Il benefattore, raffigurato al centro della tela, in posizione di tre quarti, a mezza figura, è seduto su una sedia di cui si intravede lo schenale di colore bruno molto scuro, appoggia il braccio su un tavolo, coperto da un drappo di colore rosso scuro, e regge in mano un libro con la copertina di colore grigio chiaro, bordata di grigio. Sul tavolo è appoggiato anche un calamaio di colore grigio antracite, contenente due penne bianche. Il personaggio indossa un abito talare di colore nero. Lo sfondo è di colore grigio tendente al giallognolo. Nella parte inferiore del dipinto, su fondo di colore grigio chiaro, compare una scritta in nero identificante il personaggio e l'entità della donazione.Soggetti profani. Ritratti. Personaggi: Gioachino Belliardi. Abbigliamento religioso. Interno. Mobilia: tavolo; sedia. Oggetti: libro; penne; calamaio. |
notizie storico-critiche | Il dipinto dimostra come, nella seconda metà dell'Ottocento, i pittori accogliessero i suggerimenti forniti alla ritrattistica dalla fotografia. In questi anni infatti da un lato si diffonde il ritratto fotografico, dall'altro i pittori, non solo gli stabilimenti fotografici, si servono delle tecniche di impressione e di lastre fotosensibili per dipingere. Il quadro presenta notevoli affinità, per esempio, con i ritratti di Alessandro Buffa e Innocenzo Lucchesi, opere dello Stabilimento Fotografico Castellani di Alessandria, sia per la posa del personaggio sia per la resa della fisionomia, e contemporaneamente si adegua alla tipologia dei ritratti di benefattori dell'Ospedale ormai consolidatasi per opera di Francesco Mensi. L tela compare in un inventario de 1960 al n° 31, con a fianco la data 1890, che si riferisce alla donazione (Archivio dell'Ospedale) di Gioachino, qui segnato come Beliardi e che ben si attaglia anche al ritratto: due anni dopo la morte del Mensi, un anno dopo la morte di Federico Castellani, e quando ritratti di entrambi decorano le pareti dell'Ospedale. |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Alessandria |
comune | Alessandria |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Soffiantino M. P.; Funzionario responsabile: Spantigati C. E.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bombino S. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bombino S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1984 |
anno modifica | 2006 |