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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | ritratto di Giovanni Raffaele de Ferraris |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00027339 |
localizzazione | Italia, Piemonte, CN, Cuneo |
datazione | sec. XVIII metà; 1750 (ca.) - 1750 (ca.) [analisi stilistica]; sec. XX prima metà; 1919 (post) - 1949 [contesto] |
ambito culturale | ambito cuneese(analisi stilistica) |
autore | Botta Paolo Amedeo (notizie 1718-1745), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 88, largh. 66, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | Il prelato è raffigurato al centro della tela su fdondo colore terra di Siena scura. Il volto roseo è in tre quarti, veste un abito nero con colletto rigido bordato di bianco. In basso, su una fascia di colore grigio-verde delimitata da due modanature, compare l'iscrizione in caratteri neri.Soggetti profani. Personaggi: Giovanni Raffaele de Pasquale. Abbigliamento. |
notizie storico-critiche | Fino alla seconda guerra mondiale la serie dei ritratti dei benefattori era collocata presso l'Antico Ospedale di S. Croce (comunicazione orale del Rettore della Confraternita di S. Croce, Geometra Giuseppe Rosso); dopo la guerra, in data sconosciuta, sono stati trasportati in una soffitta della chiesa di S. Croce e nel 1973 venivano portati nel solaio del nuovo Ospedale, dove riccevevano un inventario. I ritratti, come tutti gli oggetti mobili dell'Antico Ospedale, sono diventati proprietà comunale dal dicembre 1979. Giovanni Raffaelke de Ferraris "senatore riverito in Torino" nel 1639 abbandona gli agi e la fama per vestire l'abito della Compagnia di Gesù (T. PARTENIO, Secoli della città di Cuneo, Mondovì 1710, p. 276); la data che compare nell'iscrizione è quella in cui il Padre istituisce suo erede universale l'Ospedale, pregando di impegnare la rendita della cascina nella costruzione della chiesa e di dare beneficio aipoveri, ai pellegrini e alle orfanelle (Cuneo, Ospedale di S. Croce, Archivio Ospedale di S. Croce, Libro dei documenti n. 8 dall'anno 1622 fino al 1644, fol. 369). Il ritratto ha subito, in questo secolo, pesanti ridipinture che ha alterato i lineamenti del benefattore, mutuato notevolmente la scritta che ha parzialmente coperto la mano della figura, la quale era appoggiata sulla fascia, come si evince da una frotografia, precedente all'intervento, pubblicata da G. GUGLIELMONE, B. GALIMBERTI, 600 anni di vita dell'Ospedale di S. Croce di Cuneo ed annesso Monte di Pietà, Cuneo 1919, p. 63. Da quest'immagine si deduce che il dipinto presentava un'accentuata caratterizzazione psicologica del personaggio, dal volto più asciutto e dallo sguardo penetrante. La fattura appare più accurata nei dettagli rispetto ad altri dipinti raccolti intorno alla figura del pittore Botta, a cui sembra accostarsi stilisticamente a una data collocabile intorno al 1750 circa. Paolo Amedeo Botta è documentato a Cuneo dal 1718 al 1749 (G. GALANTE GARRONE, Per il nuovo museo: ricerche in palazzo Audifreddi e nel territorio, relazione in corso di stampa; Radiografia di un territorio, Cuneo 1980, pp. 207, 237, 260). |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Piemonte, CN, Cuneo; luogo di collocazione successiva: Piemonte, CN, Cuneo |
bibliografia | Partenio T.( 1710)p. 276; Guglielmone G./ Galimberti B.( 1919)p. 63; Radiografia di un territorio( 1980)pp. 207, 237, 260 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Cuneo |
comune | Cuneo |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vaccari D.; Funzionario responsabile: Galante Garrone G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bovenzi G. L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bovenzi G. L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1981 |
anno modifica | 2006 |