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Opera d'arte ritratto di Ludovico Regis a Cuneo

L'opera d'arte ritratto di Ludovico Regis - codice 01 00027344 si trova nel comune di Cuneo, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoritratto di Ludovico Regis
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00027344
localizzazioneItalia, Piemonte, CN, Cuneo
datazionesec. XVIII seconda metà; 1750 - 1789 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito cuneese(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 88, largh. 66,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiIl benefattore è raffigurato al centro della tela, entro un ovale definito da una cornice semplice color ocra gialla, in posizione quasi frontale su fondo terra di Siena scura; veste marsina bruno scuro con asole dorate, sotto marsina verde cupo da cui emerge il candido jabout della camicia. In basso, su una fascia delimitata da modanature, è l'iscrizione in nero.Soggetti profani. Personaggi: Ludovico Regis. Abbigliamento.
notizie storico-criticheL'Ospedale ha origine il 16 maggio 1319 con la donazione, fatta da Guarniero de Pozzolo, di una casa situata presso la porta dei Frari di san Francesvco, al vescovo della diocesi di Asti, all'epoca autorità competente a ricevere la donazione;lo scopo di Guarnerio era quello di creare un Ospedale in grado di accogliere tutti gli infermi, i poveri ed i pellegrini, da qualunque parte vengano (P. CAMILLA, L'Ospedale di Cuneo nei secolo XIV-XVI, p. 3; per i documenti si veda G. GUGLIELMONE, B. GALIMBERTI, 600 anni di vita dell'Ospedale di S. Croce di Cuneo ed annesso Monte di Pietà, Cuneo 1919, pp. 57-58). La costruzione dell'attuale edificio dell'antico Ospedale fu iniziata nel giugno 1732 su disegno di Bruno di Samone e risulta essere eseguito in ogni sua parte solo nel 1783 (ID., pp. 170, 177). Fino alla seconda guerra mondiale la serie dei ritratti dei benefattori era collocata presso l'Antico Ospedale di S. Croce (comunicazione orale del Rettore della Confraternita di S. Croce, Geometra Giuseppe Rosso); dopo la guerra, in data sconosciuta, sono stati trasportati in una soffitta della chiesa di S. Croce e nel 1973 venivano portati nel solaio del nuovo Ospedale, dove ricevevano un inventario. I ritratti, come tutti gli oggetti mobili dell'Antico Ospedale, sono diventati proprietà comunale dal dicembre 1979. Fino al 1754 non è reperibile nell'Archivio dell'Ospedale di S. Croce alcun documento riguardante i ritratti; da queste date fino al 1786 risultano pagati al pittore Francesco Cesia tredici ritratti di benefattori, dei quali non si specifica il nome, e altri dodici ritratti di benefattori deceduti nella seconda metà del Settecento. Sempre nell'Archivio esiste un documento datato 1777 ad un "Pittore soldato nel Regimento Real Grisoni" per "sedici ritratti nuovi di benefattori dello Spedale in parte mancanti e massime degli antichi benefattori insigni, et altri rotti accomodati (Cuneo, Ospedale di S. Croce, Archivio Ospedale di S. Croce, Libro controllo dei conti n. 26 dal 1753 fino al 1770, fol. 393). Quindi i ritratti sopra menzionati sono stati comnmissinati dall'Ospedale; però appare possibile che alcuni dipinti siano donazioni volute dai benefattori o dalle loro famiglie. Ludovico Regis ha istituito suo erede universale l'Ospedale e l'eredità, consistente in una casa in Fossano, una cascina con relativo terreno, bestiame, vigne e mobili, crea grosse questioni fra l'amministrazione dell'Ospedale e la vedovba che vengono risoltoi con la vendita di tutti i beni a Margherita Regis (P. CAMILLA, Archivbio storico dell'Ospedale ùCivile di S. Croce in Cuneo. Indici e regestro, Cuneo 1970, pp. 87-88; Cuneo, Ospedale di S. Croce, Archivio Ospedale di S. Croce, Libro dei documenti n. 5 dall'anno 1552 fino al 1575, foll. 57, 116). Il dipinto ha subito, nel XX secolo, una pesante ridipintura che ha sensibilmente alterato i caratteri fisinomici e ha completamente mutato la scritta, come si evince dal confronto con la foto, precedente le manomissini, pubblicata da G. GUGLIELMONE, B. GALIMBERTI, 600 anni di vita dell'Ospedale di S. Croce di Cuneo ed annesso Monte di Pietà, Cuneo 1919, p. 60). L'anonimo pittore non è identificabile con Francesco Cesia, che si firma a Centallo, o al pittore-soldato, dal momento che sembra più un opera singola che facente psarte di una serie. Si sottolinea che l'artista ha rivestito il personaggio con abiti a lui contemporanei (R. LEVI PISETZKY, Storia del costune in Italia, Milano 1967, V. IV, pp. 141-211).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Piemonte, CN, Cuneo; luogo di collocazione successiva: Piemonte, CN, Cuneo
bibliografiaGuglielmone G./ Galimberti B.( 1919)pp. 57-58, 60, 170-171; Levi Pisetzky R.( 1967)V. IV, pp. 141-211; Camilla P.( 1970)pp. 87-88; Camilla P.( 0000)p. 3
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaCuneo
comuneCuneo
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vaccari D.; Funzionario responsabile: Galante Garrone G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bovenzi G. L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bovenzi G. L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1981
anno modifica2006

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