notizie storico-critiche | I due ritratti presenti nel salone, raffiguranti Carlo Felice di Savoia duca (Torino 1765 - 1831) e la consorte Maria Cristina, sono opera del pittore savoiardo Giacomo Berger (Chambéry 1754 - Napoli 1822), che li inviò da Napoli, dove l'artista soggiornò per lungo tempo. L'allestimento delle due tele in tale sito è documentato dalla catena inventariale soltanto a partire dal 1964 e risalirebbe al periodo compreso tra il 1941 e il 1964, probabilmente per volontà dell'allora soprintendente Umberto Chierici. Nato a Chambéry nel 1754, a venticinque anni Jacques Berger si recò a Torino, dove dal 1779 al 1783 studiò all'Accademia di Belle Arti, sotto la direzione di Lorenzo Pécheux. Si trasferì a Roma intorno al 1784 per studiare sui capolavori della capitale e in tale occasione frequentò l'ambiente dell'Accademia di Francia allora diretta da Lagrenée, entrando in contatto con la pittura di David, dal cui esempio derivò l'interesse per i soggetti eroici tratti dalla storia antica. Rientrato a Torino nel 1799, Berger fu poi chiamato a Napoli dal neodirettore dell'Accademia di Belle Arti, Jean Baptiste Wicar, dal quale ottiene la cattedra di pittura storica; nel 1815 entrò a far parte dei pittori ufficiali della corte di Murat lavorando per la Reggia di Caserta e per il Palazzo della Prefettura a Napoli. Nel 1816 seguì i ritratti in esame, unici documenti di un rapporto diretto con la corte piemontese in periodo di Restaurazione, che però non ottennero largo consenso a Torino (S. PINTO, "Dalla Rivoluzione alla Restaurazione. Gli ex allievi dell'Accademia Reale: Berger, Revelli, Monsignore", in S. PINTO, a cura di, "Arte di Corte a Torino da Carlo Emanuele III a Carlo Felice", Torino 1987, p. 121). In essi traspare, come ha scritto Edith Gabrielli, "il debito con il grande Jacques Louis David, evidente sia nel tentativo di penetrazione psicologia sia nell'interesse per l'ambiente circostante" (cfr. D. Biancolini - E. Gabrielli, "Il Castello di Agliè. Gli Appartamenti e le Collezioni", Torino 2001, p. 35, nn. 107-108 p. 90). Il ritratto, presente anche nel testo a cura di D. Biancolini "Il Castello di Agliè. Alla scoperta dell'Appartamento del Re", Torino 1995, p. 15, è confrontabile con uno a mezzo busto pubblicato da Noemi Gabrielli (in "Racconigi", Torino 1972, p. 215). Maria Cristina, figlia del re di Napoli e di Sicilia Ferdinando IV di Borbone e di Maria Carolina d'Asburgo Lorena, nacque il 17 gennaio 1779 nella reggia di Caserta. Nel 1805 ricevette la richiesta di matrimonio da parte di Carlo Felice di Savoia, nel 1807 le nozze furono celebrate a Palermo e subito dopo partirono per la Sardegna, dove rimasero fino al 1817. Tornati in Piemonte, salirono al trono nel 1821 e alternarono soggiorni frequenti in dimore suburbane a viaggi in Italia ed in Savoia. A partire dal 1825 promossero la campagna di scavi nel territorio dell'antica Tuscolo, ereditato dalla duchessa vedova del Chiablese Maria Anna e raccolsero le antichità ivi rinvenute nel castello di Agliè. Dopo la morte del marito, nel 1831, fece ritorno a Napoli e vi rimase per circa un anno per poi tornare ancora una volta in Piemonte ma non definitivamente, poichè dal 1830 al 1843 spesso dimorò nei dintorni di Roma, al castello della Ruffinella. Morì il 12 marzo 1849 a Savona. |