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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | ritratto di Matilde di Canossa |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00351252 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVI seconda metà; 1550 (post) - 1599 (ante) [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito ferrarese, esecuzione(analisi stilistica) |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera grassa |
misure | cm, alt. 47, largh. 34,5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | La tela presenta una cornice del 1720-1730. Di profilo è ritratta una giovane donna con un copricapo conico dalla doppia visiera frastagliata da cui scende un drappo grigio che le cinge il collo. Un drappo bordeaux le ricopre le spalle.Personaggio: grancontessa Matilde di Canossa |
notizie storico-critiche | Il dipinto presenta una cornice originale della collezione del principe Eugenio di Savoia, ma la provenienza indicata dalla Gabrielli (1971, p. 197) non è riscontrabile oggi in quanto l’opera non è attestata negli elenchi della quadreria viennese e la traccia di antica inventariazione che presenta nell’etichetta apposta in alto a sinistra (con il numero 123) non è affine agli altri dipinti della raccolta. Il profilo di donna presente su questa tavola è identificabile in Matilde di Canossa. I confronti fisiognomici e relativi all’abbigliamento tra questo ritratto e quello di Matilde di Canossa conservato nel Museo Diocesano di Mantova permettono l’identificazione della ritrattata: il copricapo, nonostante qui sia a doppia tesa, il soggolo e i lineamenti del volto corrispondono. La tela mantovana è ritenuta copia ottocentesca di un perduto dipinto del convento di Sant'Orsola con tradizionale attribuzione, oggi confutata, a Parmigianino. Permangono invece dubbi sulla attribuzione e l'accostamento della presunta Cleopatra della Galleria Spada di Roma al ritratto torinese – indicato da Gabrielli e da De Marchi) non aiuta a risolvere la questione. Neppure la più recente attribuzione a Lavinia Fontana (Bertelli 2008, pp. 132-138) convince gli studiosi ed è ancora ritenuta più probabile la proposta di riconoscere nell'esecutore del dipinto un pittore di ambito ferrarese della seconda metà del Cinquecento (A. Giovannini Luca, scheda n. 6.2., in Le raccolte del principe …, 2012, pp. 214-215). |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
altre attribuzioni | Fontana Lavinia |
bibliografia | Gabrielli, Noemi( 1971)p. 197; De Marchi, Andrea( 2000); Piccinelli, Roberta( 2003)pp. 79-80; Bertelli, Paolo( 2008)pp. 132-133; Giovannini Luca, Alessandra( 2012)pp. 214-215 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Piccinelli, Roberta; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithLanzoni, Alessandra |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.071707 |
longitudine | 7.678011 |