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bene culturale | dipinto |
soggetto | ritratto di Montezuma |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00161068 |
localizzazione | ITALIA, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti e Giardino di Boboli, P.zza Pitti, 1, Museo degli Argenti |
datazione | sec. XVII seconda metà; 1650 - 1699 [bibliografia] |
autore | Rodriguez Antonio (1636/ 1691), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 182, largh. 106.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Ritratto a figura intera di Montezuma seminudo, con perizoma bianco e nero orlato di piume e terminante con tre fasce dorate. Il sovrano porta sul capo un elaborato diadema di piume multicolori e ha le spalle coperte da un ampio mantello foderato anch'esso di piume, disposte a bande. Con la mano destra impugna una lancia, mentre con la sinistra sostiene uno scudo circolare rivestito di piume bianche, rossastre e azzurre. Polpacci, braccia, petto e polsi sono ornati da gioielli in oro e pietre preziose. Sullo sfondo, a sinistra, si apre un ampio paesaggio in cui si scorge un personaggio portato in trionfo.Ritratti: principe di Montezuma. |
notizie storico-critiche | Il dipinto è stato attribuito da Escalante Gonzalbo al pittore sudamericano Antonio Rodriguez (1636-1691) e messo in relazione con un ritratto di Montezuma riprodotto in un codice. Il granduca di Toscana dovette riceverlo nel 1690 o poco prima, probabilmente tramite l’ordine francescano, se ancora all'inizio del Novecento una studiosa americana vide in un monastero francescano in Messico gli avanzi di una tela col nome di Cosimo III (Z. Hutall, "The Book of the life of the Ancient Mexicans", Berkeley 1903, p. XIII nota; citato da Heikamp, 1972, pp. 23, 31 nota 86). Aveva un pendant di donna con veste a fiori e righe, “che con la mano destra tiene i fiori e in lontananza veduta di una casa, con più persone”, oggi non reperibile ma entrato in Guardaroba mandatovi dal granduca il 10 marzo 1699. Il ritratto del re godette di una certa fortuna sul finire del XVII secolo. Esso fu riprodotto in una incisione di suor Isabella Piccini (1699 ca.) apparsa nella traduzione italiana della "Istoria della conquista del Messico" di Antonio de Solìs, opera dell’accademico della Crusca Filippo Corsini. Nell'incisione è scritto “RITR.TO DI MOTEZUMA/ CAVATO DALL’ORIGINALE/ VENVTO DAL MESSICO/ AL SER.MO G.D.DI TOSC.NA” (Heikamp 1972, fig. 46). Dal 1924 al 1986 il quadro è stato in deposito presso il Museo di Antropologia in via del Proconsolo, sistemato nello scalone. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: ITALIA, Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Heikamp D.( 1972)pp. 23-24 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | P.zza Pitti, 1 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: F. N. R.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Morena F. (2006), Referente scientifico: De Luca F.; |
anno creazione | 1990 |
anno modifica | 2006 |