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bene culturale | dipinto |
soggetto | ritratto di Nicola Colocci |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 11 00209485 |
localizzazione | Italia, Marche, AN, Jesip.zza Colocci, 8 |
contenitore | palazzo, Palazzo A. Colocci, p.zza Colocci, 8, Museo Colocci, salotto rosso, parete destra |
datazione | sec. XX ; 1916 - 1916 [data] |
autore | Kirchmayr Lorenzo (1869/ 1933), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 126, largh. 95, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Jesi |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Nicola Colocci. Abbigliamento: giacca bordata da ricamo floreale; pantaloni alla zuava; camicia bianca di pizzo; parrucca. Mobilia: sedia. Araldica: stemma famiglia Colocci.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: arme, Qualificazione: gentilizia, Identificazione: Colocci, Posizione: in alto, a destra, Descrizione : scudo accartocciato sormontato da corona marchionale; campo: di rosso alla banda d'argento accompagnato da due rose dello stesso, |
notizie storico-critiche | Il dipinto fa parte della serie di 14 ritratti commissionati da Adriano Colocci al pittore piemontese Lorenzo Kirchmayr, per la maggior parte copie di quadri più antichi rovinati o desunti da vecchi dagherrotipi o da recenti fotografie. Così Adriano voleva dare una testimonianza e allo stesso tempo un'idea di unità della sua famiglia. Il pittore che, avendo realizzato alcuni ritratti per la corte sabauda, si era assunto il titolo di pittore di corte, rivela una certa abilità tecnica disegnativa, evidente soprattutto nella resa minuziosa dei dettagli, con, a tratti, la volontà di rendere i personaggi anche in chiave psicologica. Il ritratto raffigura Nicola o Nicolò Colocci (1734-1790), figlio di Adriano e Vittoria Dolfin; nel 1763 sposò Laura Ghellini, che fuggì dal marito dopo solo tre mesi di matrimonio, tale fu lo sconforto che ne seguì che Nicolò cedette i diritti di maggiorascato al fratello Antonio. Uomo di grande cultura fu Cameriere Segreto di Cappa e Spada di Pio VI, Clemente XIII e Clemente XIV, Accademico di S. Luca nel 1775, marchese del Sacro Romano Impero nel 1787, membro dell'Accademia jesina dei Disposti. Il dipinto è una puntuale ripresa di uno più antico che si trovava nella villa dell'Ajamurata dove Nicolò si era rifugiato in seguito allo scandalo. |
committenza | Colocci Adriano (1916) |
bibliografia | Mozzoni L.( 1989)pp. 48-49; Museo Colocci( 1995)p. 27 |
definizione | dipinto |
regione | Marche |
provincia | Ancona |
comune | Jesi |
indirizzo | p.zza Colocci, 8 |
ente schedatore | S70 |
ente competente | S70 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Vitali R.; Funzionario responsabile: Caldari C.; Trascrizione per informatizzazione: Vitali R. (2003); Aggiornamento-revisione: Battista L. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente sc |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2003; 2006 |
latitudine | 43.523371 |
longitudine | 13.244497 |