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Opera d'arte ritratto di Paolo Giovio a Como

L'opera d'arte ritratto di Paolo Giovio - codice 03 00178117 si trova nel comune di Como, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
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bene culturaledipinto
soggettoritratto di Paolo Giovio
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00178117
localizzazioneItalia, Lombardia, CO, Comovia A. Diaz, 84
contenitorepalazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
datazionesec. XVI primo quarto; 1500 - 1524 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito italiano(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 62, largh. 46,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Como
dati analiticiRitratto di Paolo Giovio.Personaggi: Paolo Giovio.
notizie storico-criticheE' pervenuto al museo nel 1972. La lettera, che nella iscrizione si trovano al di sopra del nome del personaggio, poco decifrabili, potrebbero essere interpretate come data. Molte furono le copie tratte dal ritratto originale di Paolo Giovio (il creatore del museo delle "verae imagines" degli uomini illustri nel sec. XVI) che secondo la testimonianza del Borsieri (lettera a Corticella, comasco; riportata col n. LXX in L. Caramel: Arte e artisti nell'epistolario di G. Borsieri, Milano 1966) nel 1621 si trovava presso Alessandro Giovio. Paolo Giovio, umanista, storico, nato a Como 1483, nominato vescovo di Nicera nel 1527, consigliere di sovrani e papi, muore a Firenze nel 1552. E il suo museo viene demolito nel 1615; ma la fama era stata grande e numerose le richieste di copiare i dipinti. Una copia del ritratto di Paolo era nella raccolta di Cosimo de' Medici (Vasari: Le Vite, tavola aggiunta alla II parte ed.. Giunti, Firenze 1568); il ritratto originale doveva essere più complesso, a mezza figura, e con l'iscrizione della data: 1546 (vedi scheda n., 168, nonchè l'incisione che appare nelle prime pagine delle edizioni di Basilea (1577, 1598) degli Elogia del Giovio). L'azione sempleficatrice dell'autore di questa copia è piuttosto vistosa: il collo di pelliccia è tagliato in modo da non seguire affatto la linea delle spalle; le linee che segnano l'inizio dei risvolti anteriori del mantello non confluiscono con quelle che delineano l'apertura del collo della pelliccia. Nel 1615 l'edificio fatto costruire dal Giovio per contenere il museo dei ritratti venne abbattuto (era in rovina per gli allagamenti dovuti alle piene del lago); ma ancora vi era chi chiedeva di copiare i famosi ritratti, divisi tra i due rami della famiglia. Del 1621 è la precedente citata lettera del Borsieri al Corticella, che intendeva appunto copiare i ritratti degli uomini illustri, nativi di Como. Al primo quarto del '600 sembra potersi far risalire anche il dipinto in esame.Bibliografia: Archivio comunale - 1972, 27/11 - cat. 5- 8, 1; L. Rovelli, L'opera storica e artistica di paolo Giovio, Vescovo di Nocera - Il Museo dei ritratti, Como 1928, n. 268/ 269 dell'elenco; Per Museo P. Giovio ved.: P. De Vecchi: Il museo gioviano e le "verae imagines" degli uomini illustri in "Omaggio a Tiziano - La cultura artistica milanese nell'età di Carlo V" - Milano 1977.
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaComo
comuneComo
indirizzovia A. Diaz, 84
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Lopez M. C.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1980
anno modifica2010
latitudine44.309905
longitudine10.135848

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