immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | dipinto, ciclo |
soggetto | ritratto di Pietro di Bussy |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00204111 |
localizzazione | Italia, Piemonte, TO, AglièNR (recupero pregresso) |
contenitore | castello, museo, Castello Ducale, NR (recupero pregresso), Secondo piano nobile: locale deposito, griglie |
datazione | sec. XIX secondo quarto; 1846 - 1847 [documentazione] |
autore | Frigiolini Carlo (1814/ 1880), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 68, largh. 50.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | Dipinto entro cornice lignea intagliata, dorata con decori a pastiglia negli angoli, da cui pende cartiglio entro cornicetta dorata con iscrizione a penna sul lato anteriore "Pietro di Bussy/ 429" e sul retro a matita "52". Ritrae Pietro di Bussy a mezzo busto, leggermente di tre quarti, con abito scuro, manto marrone e gorgiera bianca, su sfondo di colore marrone. Nella parte inferiore del dipinto fascia priva di iscrizioni.Personaggi: Pietro di Bussy.STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: emblema, Qualificazione: cavalleresco, Identificazione: collare dell'Ordine Supremo della SS. Annunziata, Posizione: indossato dal personaggio ritratto, Descrizione : collare composto da catena e pendente con nodi Savoia, |
notizie storico-critiche | Il dipinto appartiene alla serie di settantadue tele raffiguranti Cavalieri dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata commissionate dalla regina Maria Cristina, vedova di Carlo Felice, per la Galleria della Chiesa del Castello di Agliè. Il ciclo fu inaugurato dal ritratto del "governatore di Torino Sallier de La Tour, il comandante delle truppe nel 1821, e ministro degli esteri di Carlo Felice, dipinto nel 1841 dal Capisani (bozzetto a Racconigi)" (cfr. E. Castelnuovo-M. Rosci, a cura di, "Cultura figurativa e architettonica negli stati del Re di Sardegna 1773-1861", catalogo della mostra, Torino 1980, v. I p. 396 di Marco Rosci). Al dipinto di grandi dimensioni (cm. 176 x 108) furono accostati, come pendant, il ritratto di Guglielmo di Grandson (226 x 158 cm.) realizzato da Francesco Sampietro e poi il gruppo di tele più piccole (cm. 70 x 50 circa). La scelta tematica della serie s'inserisce nel filone programmatico di esaltazione dinastica condiviso dal nuovo sovrano Carlo Alberto, promotore di progetti analoghi a decorazione della Galleria del Daniele e della Sala del Caffè di Palazzo Reale a Torino, distinguendosi però nella scelta degli artisti coinvolti. La regina infatti, in autonomia dalla sfera ufficiale, predilesse giovani pittori degli stati sardi e vincitori del pensionato a Roma come Angelo Capisani, Gaetano Gallino, Michelangelo Pittatore, Carlo Frigiolini, Francesco Sampietro e Francesco Cusa.Il dipinto è attribuito nell'inventario del 1984 a Carlo Frigiolini (Varallo 1814-ivi 12 luglio 1880), autore anche di altri ritratti della serie. Il pittore valsesiano, iniziati gli studi a Varallo e all'Accademia Albertina di Torino come allievo di Giovanni Avondo e Giacomo Geniani (a cui succedette nell'insegnamento del disegno nella scuola della città natale per più di trent'anni), si perfezionò a Firenze e Roma, dove soggiornò come pensionato. Si dedicò per lunghi anni all'esecuzione di ritratti, alcuni dei quali conservati nella Pinacoteca di Varallo. In una serie archivistica parzialmente riordinata (ASTO, Archivio Duca di Genova, Casa di Maria Cristina, Carte varie, m. 42, fasc. 4) si è reperito un documento in cui è annotato il pagamento al pittore per l'esecuzione di alcuni ritratti, di cui non è esplicitato il soggetto, da riferire forse anche al presente. Nel Mandato n. 253 relativo all'ammontare "della spesa occorsa nel 1.mo 6.tre 1847 per oggetti di Belle Arti in Roma" sono citati sei ritratti dei "primi Cavalieri della SS.ma Nunziata assegnati al Sig. Pratesi ed eseguiti dai Sig.ri Pittatore e Fregiolini", retribuiti con "scudi romani 108".Il personaggio effigiato è Pietro di Bussy, Barone di Brion, Signore di Vaucluisant e Lionniéres investito dalla reggente Carlo II di Savoia negli anni 1527-1553 e defunto nel 1561. |
committenza | Borbone Maria Cristina di, regina |
bibliografia | Castelnuovo E./ Rosci M.( 1980)v. I, p. 396 di Rosci M.; Michelangelo Pittatore( 1983)pp. 7-9 di Varallo F. |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Agliè |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Traversi P.; Funzionario responsabile: Ragusa E.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Rocco A. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2002 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 45.366166 |
longitudine | 7.775800 |