notizie storico-critiche | Il dipinto, in formato ovale, raffigura il re Pietro II di Portogallo (1648-1706) a mezzo busto, di tre quarti su uno sfondo di tenda rossa. Parrucca nera, armatura coperta parzialmente da manto di broccato marrone e oro, fermato da 'broches' di zaffiri. Cornice in legno riccamente intagliata e dorata, con festone ornamentale a foglie d'acanto e fiori intrecciati. Il ritratto, documentato a Poggio Imperiale dal 1797, fa parte di una serie di 52 dipinti, di dimensioni analoghe, ricordati per la prima volta a Firenze nell'inventario steso alla morte (1743) dell'Elettrice Palatina Anna Maria Luisa de' Medici. A questa data i 52 pezzi si trovavano nell'appartamento occupato dell'Elettrice a Palazzo Pitti, e precisamente 21, raffiguranti 'Principi e Principesse della casa d'Austria, Spagna, Pollonia, Portogallo, Palatina, e Farnese', nella camera invernale di Anna Maria Luisa, già di Vittoria della Rovere, e 31, raffiguranti 'Ritratti di Principi e Principesse della Serenissima Real Casa di Toscana, Palatina e di Francia', nella camera detta 'delle scarabattole', occupata dalla Principessa in estate. In quest'inventario i dipinti in esame non vennero però segnati con nessun numero corrispondente. I 52 ritratti risultano ancora a P. Pitti nell'inventario del 1761, sempre ubicati nell'appartamento già di Anna Maria Luisa de' Medici al primo piano, e divisi ugualmente in due gruppi: 39 dipinti 'ritratti di Principi e Principesse', sono nella 'prima camera con porta sulla loggetta', segnati di n. 144; i restanti 13 invece raffiguranti 'ritratti di Principi e Principesse di Germania', segnati col n. 158 (leggibile sul retro del dipinto), nella 'Quinta camera con finestra sul cortil grande', affrescata dal Volterrano. Nel successivo inventario di P. Pitti, compilato negli anni 1771-1776, i 52 ritratti, raffiguranti ' Principi e Principesse della Casa Medici, e Palatina', sono inventariati per la prima volta tutti assieme in data 8 marzo 1774, segnati con il n. 1007 (non più presente sul recto del pezzo in esame) e collocati nella 'stanza buia', al primo piano. Un'ulteriore conferma all'identificazione di questo gruppo di 52 ritratti con quelli sopra citati, viene data dal rimando ai numeri 144 e 158 di riferimento al vecchio inventario. Da questa data la serie, sempre rimasta compatta, viene smembrata e destinata diversamente: la maggiorparte dei dipinti, 40 per l'esattezza, venne trasferita nella villa del Poggio Imperiale dove risulta inventariata tra il 1784 ed il 1797; gli altri 12, che non hanno mai fatto parte delle collezioni di questa villa, sono da identificare oggi con una decina di ritratti divisi tra i depositi del soffittone di P. Pitti, la Prefettura, e la Questura di Firenze. Nella residenza del Poggio Imperiale, ristrutturata ed ampliata in quegli anni, i ritratti ovali già a P. Pitti vennero collocati in stanze diverse dell'edificio, divisi in gruppi più o meno numerosi. Il dipinto in esame compare infatti nella 'Continuazione dell'inventario della villa del 1784,al momento del suo arrivo, assieme ad altri 3 ritratti simili, nel luglio 1797. I 4 dipinti raffiguranti 'Principi e Principesse della casa dei Medici furono in quell'occasione inventariati con il n. 3952 (presente sul retro del pezzo in esame). Nel successivo inventario della villa del 1803, collocati nella 'stanza con finestra sul prato davanti che guarda Firenze, segnata di n. 74', vennero inventariati con il n. 1492 (leggibile sul retro del pezzo in esame). Nell'inventario del 1810, i 4 ritratti, sempre collocati nella medesima stanza, sono per la prima volta identificati in Pietro re di Portogallo, Federico Carlo Palatino, Francesco Ludovico Palatino e e nella Duchessa d'Orleans (cfr. BAS 28701, 347987). Ugualmente identificati compaiono nell'inventario del 1818-1836, dove vengono segnati con il n. 1973 (presente sul retro del dipinto in esame). In realtà, a questa data, nel gruppo dei 4 ritratti non era più presente quello di Federico Carlo Palatino, che da una nota inventariale, risulta venduto nel 1816 al Pubblico incanto (tale dipinto oggi perduto, raffigurava probabilmente Federico Guglielmo, 1665-1689, fratello minore dell'Elettore Palatino, anche perchè un Federico Carlo non è mai esistito tra i congiunti dell'Elettore). Al posto del quadro venduto era stato inserito infatti un ritratto di Giovanni Guglielmo, appartenente all'originaria serie già di 52 pezzi. Quest'ultimo ritratto, che fino al 1810 era stato inventariato in coppia con quello di Eleonora Gonzaga di Guastalla e collocato in una stanza diversa (la n. 85) della villa, reca infatti sul retro il n. 1973 (cfr. BAS 28688). Nel successivo inventario della villa del 1836, oggi perduto, i 4 dipinti (tre provenienti dalla stanza n. 74 e il Giovanni Guglielmo dalla n. 85) figuravano segnati con i numeri 849, 1164, 1165, 1179 (il cartellino a stampa corrispondente a tale inventariazione non è più visibile sul pezzo in esame, che però recava sicuramente il [SEGUE NEL CAMPO OSS] |