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Opera d'arte ritratto di vecchio gentiluomo di Robusti Jacopo detto Tintoretto (1518/ 1594), a Torino

L'opera d'arte ritratto di vecchio gentiluomo di Robusti Jacopo detto Tintoretto (1518/ 1594), - codice 01 00350801 di Robusti Jacopo detto Tintoretto (1518/ 1594), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoritratto di vecchio gentiluomo
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00350801
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86
contenitorepalazzo, Manica Nuova, Palazzo Reale, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda
datazionesec. XVI seconda metà; 1570 (ca) - 1580 (ca) [analisi stilistica]
autoreRobusti Jacopo detto Tintoretto (1518/ 1594),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 89, largh. 72,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiCornice riccamente intagliata e dorataRitratto d'uomo anziano con barba. Moda: guanti; spilla con leone marciano (?).
notizie storico-criticheProviene dalle raccolte del Palazzo Ducale di Torino. D’Azeglio e Callery lo assegnarono a Tiziano, poi fu attribuito a Jacopo Bassano. Per Arslan (1931) non era nemmeno bassanesco e per la Gabrielli (1971) assegnabile a Leandro Bassano. Da allora la critica tace riguardo al dipinto, citato internamente al Museo con la storica attribuzione a Jacopo Da Ponte. Sulla base dell’essenzialità dei dettagli riprodotti, che nulla tolgono al personaggio rappresentato conferendogli semmai maggior spessore psicologico e notevole dignità, e in ragione dell’impiego limitato della tavolozza cromatica e dell’ambientazione lasciata neutra dalla quale emergono a tratti alcuni dettagli - di preferenza metallici - dell’abito (Rossi, in Jacopo Tintoretto. I Ritratti, 1994, pp. 13-37), pare al momento preferibile orientare la paternità dell'opera verso la bottega di Jacopo Tintoretto a ridosso del settimo od ottavo decennio del Cinquecento o tuttalpiù avvicinarla all’ambito di Giovanni Battista Moroni. Il nome del veneziano riceve motivazione da una certa sensibilità nella rappresentazione dell’età senile dell’effigiato, posizionato di tre quarti e illuminato da sinistra, così come nella resa dell’incarnato e della barba soffice che si ritrovano simili nel Ritratto di vecchio con pelliccia di Vienna o in quello di vecchio senatore della collezione romana Vitetti, entrambi datati agli anni settanta del Cinquecento (Rossi, 1974, nn. 150, 153; Ead., in Jacopo Tintoretto. I Ritratti, 1994, p. 140). Gli esempi citati condividono inoltre con il dipinto sabaudo anche la scelta cromatica limitata ai chiari e agli scuri. Secondo una testimonianza resa da Carlo Ridolfi pare infatti che il maestro avesse esplicitamente manifestato una preferenza per l’utilizzo del nero e del bianco, rispettivamente capaci a suo dire di conferire forza e profondità alle figure e alle ombre e di dare rilievo. Il nome del Moroni pare invece richiamato in termini più generali dalla posa del gentiluomo seduto su una seggiola - come si evince con maggior chiarezza dalla fotografia del dipinto allegata al catalogo della Gabrielli (1971) - e dal dettaglio iconografico del monile con il leone marciano sormontato da una croce, che indubbiamente indica una benemerenza conseguita dall’anonimo personaggio raffigurato. Si ritrova infatti simile in alcuni ritratti licenziati del pittore bresciano: come quello del Collaterale Generale per la Repubblica di Venezia nonché futuro Cardinale Gian Gerolamo Albani (Roma, Collezione Roncalli), datato dalla critica agli anni 1563/1570 o in quello del conte Bonifacio Agliardi del Museo di Chantilly (si veda Giovanni Battista Moroni, 1979, p. 175 n. 48; Rossi, 1991, pp. 106-107).
altra localizzazioneluogo di provenienza: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di esposizione: ITALIA, Piemonte, TO, Torino; luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Moncalieri
altre attribuzioniVecellio TizianoDa Ponte Jacopo detto Jacopo BassanoDa Ponte Leandro detto Leandro Bassano
bibliografiaD'Azeglio, Roberto( 1841)III, p. 51; Callery, J. M.( 1859)p. 127; [Vico, Giovanni]( 1866)p. 23; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1899)p. 151; [Baudi di Vesme, Alessandro]( 1909)p. 156; Arslan, Wart( 1931)p. 351; Pacchioni, Guglielmo( 1932)p. 12; Gabrielli, N
definizionedipinto
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzovia XX Settembre, 86
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Accornero, Chiara; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithMoratti, Valeria
anno creazione2012
latitudine45.073139
longitudine7.684548

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