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Opera d'arte S. Luca Evangelista di Maestro del Polittico di S. Pietro Caveoso (notizie 1536), a Matera

L'opera d'arte S. Luca Evangelista di Maestro del Polittico di S. Pietro Caveoso (notizie 1536), - codice 17 00133439 di Maestro del Polittico di S. Pietro Caveoso (notizie 1536), si trova nel comune di Matera, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoS. Luca Evangelista
tipo schedaOA_3.00
codice univoco17 00133439
localizzazioneItalia, Basilicata, MT, Matera
datazionesec. XVI secondo quarto; 1536 - 1536 [data]
ambito culturaleambito di Simone da Firenze(analisi stilistica)
autoreMaestro del Polittico di S. Pietro Caveoso (notizie 1536),
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
misurealt. 154, largh. 218,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiNR (recupero pregresso)Attributi: (San Luca) bue.
notizie storico-criticheLa cripta degli Evangelisti è tra le più importanti presenti nel materano soprattutto perché la sua decorazione pittorica è datata 1536 (data che figura tanto vicino l'immagine della Madonna di Costantinopoli, quanto vicino a quella di S. Luca, si veda Latorre, 2003, p. 90). Senza ripetermi rispetto a quanto detto in altre schede (si veda quella relativa agli altri Evangelisti), in questa scheda voglio rilevare come il primo studio sulla cripta degli Evangelisti sia stato compiuto dal Circolo La Scaletta nell'importante volume su Le chiese rupestri di Matera, 1966, pp. 274-275. Proprio in questo studio gli Evangelisti, che sono in diverso stato di conservazione, sono descritti "seduti dentro intarsiate scrivanie nell'atto di redigere in lingua greca gli Evangeli" (Le chiese rupestri di Matera, 1966, p. 275). Gli affreschi della cripta sono stati da Grelle attribuiti al Maestro del Trittico di S. Pietro Caveoso (Grelle, 1981, pp. 74-75), attribuzione che condivido, pittore diverso da quello che opera nella cripta di Cristo alla Gravinella che, per la studiosa, lavora forse nella sua bottega (Grelle, 1981, pp. 74-75). Entrambi gli artisti s'ispirano alle opere lucane di Simone da Firenze. Purtroppo l'immagine di S. Luca è quella peggio conservata, ragion per cui è impossibile un'attenta analisi stilistica. Durante il mio sopraluogo non sono riuscito a leggere bene l'iscrizione, riporto pertanto quella pubblicata da Latorre:S. LUCAS AN S ..36 (Latorre, 2003, p. 90). Ciò che mi preme sottolineare è l'importanza della decorazione pittorica di questa cripta e di quella di Cristo alla Gravinella nell'infuenzare gli artisti locali del Cinquecento; si osservi come il decoro a motivi vegetali, entro cui sono inseriti gli Evangelisti, venga riprodotto nella cripta di S. Eustachio in Selva Venusio (MT), delimitando una parte dei dipinti qui presenti.
bibliografiaChiese rupestri di Matera( 1966)V. I, pp. 274-275; Grelle A.( 1981)V. I, pp. 74-76, p. 247; Circolo Culturale La Scaletta. Ppremessa di Michele D'Elia, testi di Cosimo Damiano Fonseca ed altri( 1995)V. I, pp. 137-138; Latorre L.( 2003)V. I, p. 90
definizionedipinto
regioneBasilicata
provinciaMatera
comuneMatera
ente schedatoreS24
ente competenteS24
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Castelluccio G.; Funzionario responsabile: De Leo M. G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2007), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2004
anno modifica2007

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