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Opera d'arte sacra famiglia con San Giovannino a Pesaro

L'opera d'arte sacra famiglia con San Giovannino - codice 11 00142470 si trova nel comune di Pesaro nella provincia di Pesaro Urbino sita in palazzo, Palazzo Toschi Mosca, p.zza Toschi Mosca, 29, Musei Civici, deposito
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bene culturalerilievo
soggettosacra famiglia con San Giovannino
tipo schedaOA_3.00
codice univoco11 00142470
localizzazioneItalia, Marche, PU, Pesarop.zza Toschi Mosca, 29
contenitorepalazzo, Palazzo Toschi Mosca, p.zza Toschi Mosca, 29, Musei Civici, deposito
datazionesec. XVII inizio; 1600 - 1610 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito toscano(analisi stilistica)
materia tecnicaalabastro/ scultura
misurealt. 24, largh. 22,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Pesaro
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; San Giuseppe; Cristo; San Giovanni. Figure: angeli alati. Abbigliamento religioso. Abbigliamento: tuniche. Oggetti: bastone.
notizie storico-criticheIl piccolo rilievo in alabastro, che si distingue per la morbidezza con cui è trattata la superficie, è un raffinato e prezioso esemplare riferibile ad un ambito toscano degli inizi del XVII secolo molto influenzato però da soluzioni formali tipiche del manierismo romano; proviene dalla collezione della marchesa Vittoria Toschi Mosca di Pesaro, all'interno della quale il nucleo scultoreo non è particolarmente rilevante rispetto al ben più ricco corpus di quadri, disegni e stampe, ceramiche e tessuti. La varietà dei pezzi attesta un eclettismo che ad evidenza non sottende un'idea collezionistica precisa indirizzata al reperimento di opere omogenee per epoca e stile, ma risulta una aggregazione casuale di frammenti archeologici, sculture decorative in marmo o legno, piccoli manufatti di metallo, stucchi, gessi dal XVI al XIX secolo, acquistati probabilmente sul mercato antiquariale tra Marche e Roma, essendo la maggior parte delle opere riconducibili stilisticamente a queste aree geografiche del centro Italia, manufatti diversi riuniti però in vista della conoscenza e della promozione delle arti applicate tenendo presente che la quantità dei pezzi corrispondeva al preciso intento di trasformare la collezione in una sorta di catalogo consultabile da artisti, artigiani e amanti dell'arte per l'arricchimento della cultura e del gusto. (Sisi C., 1995). Secondo l' Inventario Generale del Museo Mosca redatto da Eraclio Vitaliano Turrini nel 1934, l'opera era collocata unitamente ad almeno altri tre gruppi di alabastri con soggetti sacri e profani, nella sala 9, detta dell'Impero, la più ricca di sculture, sia incorniciate e appese alle pareti, sia appoggiate su mobili o supporti diversi secondo un assemblage tipico del gusto collezionistico ottocentesco. Relativamente all'acquisizione del pezzo da parte dei Musei Civici di Pesaro si è scelto di indicare genericamente come terminus post quem l'anno di morte della marchesa Vittoria Toschi Mosca (1885), anche se si segnala che fin dal 1877 l'illustre cittadina stilò un testamento in cui lasciava alla città il Palazzo Mazzolari da lei acquistato per collocarvi la propria collezione artistica con l'obbligo espresso di stabilirvi subito un pubblico museo rivolto alla studiosa gioventù (Barletta C.-Marchetti A., 1994).
altra localizzazioneluogo di provenienza: Marche, PU, Pesaro
definizionerilievo
regioneMarche
provinciaPesaro Urbino
comunePesaro
indirizzop.zza Toschi Mosca, 29
ente schedatoreS70
ente competenteS70
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Vanni L.; Funzionario responsabile: Costanzi C.; Aggiornamento-revisione: Eusebi C. (2003), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Vitali R. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione2003
anno modifica2003; 2006
latitudine43.911161
longitudine12.913268

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