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bene culturale | dipinto |
soggetto | Sacra Famiglia con San Giovannino, San Francesco e commitente |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00283152 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, MO, ModenaCorso Vittorio Emanuele, 95 |
contenitore | palazzo, Palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, box, cassetto C9, lato sinistro |
datazione | sec. XVI metà; 1540 - 1560 [bibliografia] |
autore | Mazzola Bedoli Girolamo (1500/ 1569), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | alt. 88, largh. 62, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia - Galleria Estense |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Giovannino; San Giuseppe; San Francesco d'Assisi. Figure: figura maschile. Architetture. |
notizie storico-critiche | Il dipinto, dalla lunga vicenda critica, era conservato presso la raccolta dei duchi d'Este con l'attribuzione a Francesco Maria Rondani (Castellani Tarabini 1854), attribuzione confermata poi da Venturi (1882), ma rifiutata da Ricci (1925), Zocca (1933) e Quintavalle (in Mostra Correggio 1935) a favore della scuola del parmigianino. Giudicata dal Pallucchini (1945) come "opera mediocre di ambiente parmense", fu relegata nei depositi del museo, dai quali la tolse la Ghidiglia Quintavalle che, a seguito di un primo restauro, scoprì le figure di San Giuseppe e del committente, nascoste sotto pesanti ridipinture. Longhi riconobbe nel gruppo centrale della Madonna con Bambino e San Giovannino un'opera di Domenico Puligo sulla base del confronto con la "Madonna col Bambino e San Giovannino, con l'Annunciazione sullo sfondo" allora in collezione Benedict a Parigi (e rintracciata nel 1993 nella raccolta Richard L. Feigen & Co. di New York. Cfr. Capretti 2002). La Ghidiglia Quintavalle formulò allora la teoria del "quadro a tre mani" secondo la quale al Parmigianino si doveva ascrivere il gruppo centrale del dipinto, copiato dal prototipo del Puligo, a Girolamo Bedoli il San Francesco mentre a Michelangelo Anselmi il San Giuseppe e la figura di donatore. Riconosciuta interamente al Bedoli (Fagiolo dell'Arco), alla collaborazione di questi con Alessandro Mazzola (Godi) e ad un eclettico artista parmense - lombardo (Milstein), la tela è stata recentemente espunta dal catalogo dell'Anselmi da E. Fadda. La studiosa, che rifiuta anche la tesi di una partecipazione del Parmigianino, si dichiara favorevole a riferire il San Francesco a Girolamo Bedoli per "la tipologia del volto dagli zigomi larghi e alti, la pittura levigata e compatta" e propone, come già avanzato dalla Milstein, di ascrivere le altre figure ad un eclettico emiliano della metà del XVI secolo. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena |
bibliografia | Castellani Tarabini F.( 1854)p. 81, n. 291; Venturi A.( 1882)p. 396; Ricci S.( 1925)p. 36, n. 73; Zocca E.( 1933)p. 24; Mostra Correggio( 1935)p. 90; Pallucchini R.( 1945)p. 108, n. 224; Ghidiglia Quintavalle A.( 1959)pp. 60-65; Ghidiglia Quintavalle A.( |
definizione | dipinto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Modena |
comune | Modena |
indirizzo | Corso Vittorio Emanuele, 95 |
ente schedatore | S28 |
ente competente | S28 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Tommaselli D.; Funzionario responsabile: Bernardini M.G.; Trascrizione per informatizzazione: Tommaselli D. (2003); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Tommaselli D. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 2003 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 44.650801 |
longitudine | 10.930868 |