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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Sacra Famiglia con sant'Anna,San Gioacchino,SanFrancesco e Sant'Agostino |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00143789 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, PR, Colorno |
datazione | sec. XVIII ; 1780 - 1780 [data; bibliografia] |
autore | Ferrari Pietro Melchiorre (1735/ 1787), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 280, largh. 145, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale |
dati analitici | DipintoPersonaggi: Madonna; Gesù bambino; San Giuseppe; Sant'Anna; San Gioacchino; SanFrancesco; Sant'Agostino; due angeli. Interno: tendone; trono. Attributi: (San Giuseppe) ramo fiorito di rose; giglio; (Sant'Agostino )abbigliamento vescovile; pastorale; cucchiaio; librone. |
notizie storico-critiche | Il restauro ha permesso di leggere data e firma:"Petrus melchior.ferrari parmensis fecit 1780",ma l'attribuzione del dipinto al Ferrari risale già alle fonti più antiche(cfr.Bertini,1970,in bibliografia).Nel periodo in cui il quadro venne eseguito il Ferrari aveva funzione di ritrattista di corte presso il duca Don Ferdinando,ed evidentemente non aveva potuto sottrarsi alle richieste di un'opera di carattere religioso(preparò poi anche il Sant'Omobono per la stessa chiesa)avanzategli dalla committenza ducale.Effettivamente l'originalità "laica" e illuminista,profondamente borghese,delFerrari è maggiormente apprezzabile nei ritratti o nei quadri di ispirazione classica.Nei soggetti religiosi il suo neoclassicismo illuminista si declina come recupero delle formule e dei moduli cinquecenteschi e rinascimentali(vedi ad esempio la citazione del tendone correggesco dalla Madonna di San Girolamo)e si percepisce la freddezza e distanza dell'operazione dicircostanza.Non manca il riferimento al collega Callani,che il Ferrari evidentemente riconosceva come più esperto nel trattare temi religiosi:ed ecco allora il particolare del piviale di Sant'Agostino che ricorda da vicino quello del vescovo della Predica di San Liborio nella chiesa stessa,ovvero la precisione descrittiva ed ottica degli oggetti che fanno natura morta sullo scalino davanti alla Vergine,altro elemento caro al linguaggio figurativo del Callani.AlCallani lo avvicina anche l'uso di una tecnica pittorica mista,che proprio il Callani per primo aveva sperimentato(a tale proposito vedi:A.A.V.V,"Considerazioni sulle tecniche della pittura.L'uso della cera negli artisti parmensi del '700",Parma,1979). |
bibliografia | Santangelo A.( 1934)p. 352; Bertini G.( 1970)p. 188; Riccomini E.( 1977)p. 128; Bertini G.( 1979)p. 55; Fornari Schianchi L.( 1979)p. 118; Giusto M.( 1990)p. 715 |
definizione | dipinto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Parma |
comune | Colorno |
ente schedatore | S36 (L. 84/90) |
ente competente | S36 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Viola L.; Funzionario responsabile: Fornari Schianchi L.; Trascrizione per informatizzazione: Viola L. (1994); Aggiornamento-revisione: Viola L. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ TAI (2006), Referente sci |
anno creazione | 1980 |
anno modifica | 1994; 2006 |