immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | dipinto |
soggetto | San Domenico |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 11 00246835 |
localizzazione | Italia, Marche, PU, Fanovia Da Serravalle |
contenitore | chiesa, Chiesa di S. Maria Nuova, via Da Serravalle, entro cornice |
datazione | sec. XVIII prima metà; 1700 - 1749 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito Italia centrale(analisi stilistica) |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 110, largh. 80, |
condizione giuridica | proprietà Stato, NR (recupero pregresso) |
dati analitici | Il busto è presentato quasi frontalmente con una spalla leggermente arretrata, mentre il viso è leggermente ruotato. Il Santo veste la consueta tunica bianca visibile attorno al collo e nei bordi delle maniche, ed il mantello nero. Una mano sorregge il giglio mentre l'altra viene portata al petto ad esprimere un'intensa devozione. Il viso è barbato, lo sguardo rivolto in alto. Il fondo estremamente bruno è interrotto dal chiarore attorno al capo del Santo.Personaggi: San Domenico. Fiori: giglio. |
notizie storico-critiche | Della letteratura storico-critica sette-ottocentesca relativa alla chiesa, solo il Tomani Amiani (1853) dedica appena un cenno fugace alle tele ovali distribuite lungo le pareti della chiesa. Anche Battistelli (1987), individuandone il minor interesse rispetto ad altre opere presenti nella chiesa, si limita ad un breve riferimento a loro proposito. La tela di S. Giovanni da Capestrano, assieme alle altre 16, risale al secolo XVIII essendo parte integrante del complesso ornamentale che ricoprì la chiesa al momento del suo rinnovamento settecentesco. Esse si inquadrano nell'ambito di quella pittura devozionale che ebbe tanto spazio nella pittura sacra sei-settecentesca. La difficoltà di lettura dell'intero ciclo rende disagevole una sicura definizione dell'ambito culturale ed artistico. Appare comunque evidente l'utilizzo di una gamma cromatica spesso ribassata ed unificata, schiarita da pochi tocchi di luce. La stesura non compatta del colore ed il volume saldo ma non tornito ed insieme un controllo di mezzi stilistici fanno pensare ad esiti settecenteschi della pittura sacra barocca. Tali aspetti caratterizzano la maggior parte delle tele che rivelano una certa uniformità stilistica. Nel dipinto in esame la magrezza delle mani e l'animazione delle pieghe della veste vogliono sottolineare la profonda religiosità del Santo fondatore dell'Ordine domenicano, mentre il giglio ed il bianco della veste ricordano la sua purezza ed il nero del manto la sua austerità. Compatibilmente con la difficoltà di lettura di ciascuna immagine, si ritiene per una generale omogeneità dei risultati che tale tela sia dello stesso autore dei Santi posti nellaltro lato della navata. |
bibliografia | Tomani Amiani S.( 1981)p. 135 |
definizione | dipinto |
regione | Marche |
provincia | Pesaro Urbino |
comune | Fano |
indirizzo | via Da Serravalle |
ente schedatore | S70 |
ente competente | S70 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: De Blasi E.; Funzionario responsabile: Valazzi M. R.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Vanni L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Vanni L. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1990 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.841605 |
longitudine | 13.016404 |