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bene culturale | scomparto di polittico |
soggetto | San Francesco d'Assisi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 13 00020090 |
localizzazione | Italia, Abruzzo, AQ, L'Aquilavia Ottavio Colecchi, 1 |
contenitore | castello, Castello cinquecentesco, via Ottavio Colecchi, 1, Museo Nazionale d'Abruzzo, I piano, VI sala |
datazione | sec. XV seconda metà; 1450 - 1499 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito marchigiano(analisi stilistica) |
autore | Giacomo da Campli (1410-1420/ 1492 ca.), |
materia tecnica | tavola/ pittura a temperatavola/ doratura |
misure | cm, alt. 118, largh. 34.5, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Soprintendenza BSAE per l'Abruzzo |
dati analitici | La tavola, priva della cornice originale, è stata munita di un nuovo supporto; l'oro zecchino del fondo è andato quasi completamente perduto e appare la preparazione a bolo rosso. San Francesco d'Assisi è raffigurato nella tradizionale iconografia che lo vede abbigliato con il saio grigio e tra le mani ha una verga (in origine probabilmente un crocifisso) ed un libro. Sulle mani e sul piede sinistro sono ben visibili le stimmate, altro suo tradizionale attributo.San Francesco d'Assisi |
notizie storico-critiche | Questa tavola smembrata fa parte di un trittico i cui pannelli, privi di cornice, si trovano nello stesso Museo (cfr. schede nn. 23 - 24). Il Santo, erroneamente identificato come Sant'Antonio da Padova, è in realtà San Francesco d'Assisi. L'errore potrebbe essere stato causato dalla non perfetta leggibilità dell'opera prima del restauro. La presenza del libro della Regola, della verga (in origine crocifisso la cui parte sommitale è andata perduta), ma soprattutto delle stimmate sulle mani e sul piede sinistro, permettono di identificare in maniera certa questa figura con il "Poverello d'Assisi". Il trittico è stato definito dal Moretti "opera fondamentale di Giacomo da Campli per la ricostruzione della sua personalità pittorica" (Moretti, 1968, p.70). In effetti di questo pittore, oggetto di studio di vari autori, Chini, Rozzi e Carli, nonostante esistano due documenti comprovanti la sua attività pittorica, non si conoscono opere di attribuzione sicura. La scheda storico-artistica della Soprintendenza abruzzese, redatta nel 1980, non conferma questa attribuzione a causa delle cattive condizioni conservative dell'opera; le affinità che si notano tra queste tavole e le altre attribuite a Giacomo da Campli, non vanno al di là di una generica appartenenza allo stesso substrato culturale dovuto alla presenza di quel goticismo cortese gentilesco o più genericamente marchigiano, della forma e dell'ornato. Tuttavia Aceto (1997) la inserisce nell'elenco di opere "che, per circostanze esterne, ha maggiori titoli per aspirare alla paternità di Giacomo da Campli", mantenendone però l'erronea intitolazione di Sant'Antonio da Padova. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Abruzzo, AQ, L'Aquila; luogo di provenienza: Abruzzo, AQ, L'Aquila; luogo di deposito: Abruzzo, AQ, L'Aquila |
bibliografia | Gabbrielli M.R.( 1934); CARLI E.( 1942); Chini M.( 1949); Matthiae G.( 1959); MORETTI, M.( 1968); ACETO F.( 1996) |
definizione | scomparto di polittico |
regione | Abruzzo |
provincia | L'Aquila |
comune | L'Aquila |
indirizzo | via Ottavio Colecchi, 1 |
ente schedatore | S107 |
ente competente | S107 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Molinari D.; Funzionario responsabile: Tropea C.; Trascrizione per informatizzazione: Consorzio IRIS (l. 84/90) (1990); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Ludovici E. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); SIGECWEB/ Di |
anno creazione | 1980 |
anno modifica | 2005; 2013 |
latitudine | 42.352690 |
longitudine | 13.403752 |