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bene culturale | dipinto |
soggetto | San Francesco d'Assisi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00021644 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43 |
contenitore | monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi |
datazione | sec. XVIII prima metà; 1730 - 1749 [analisi stilistica]; sec. XIX ; 1800 - 1899 [analisi stilistica] |
autore | Marchesini Pietro detto Ortolanino (1692/ 1757), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 47.8, largh. 34.6, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: S. Francesco. |
notizie storico-critiche | Un'annotazione, aggiunta posteriormente, sull'Inv. del 1881, riferisce il dipinto alla "scuola di Carlo Dolci". Nella precedente schedatura ministeriale (1974-75, S. Turrini) se ne indica la discendenza dagli "esemplari famosi del Cigoli" e si ritiene la tela "presumibilmente seicentesca". Questo S. Francesco è invece attribuibile al poco noto pittore pistoiese Pietro Marchesini (1692-1757), allievo a Firenze del Gabbiani ma che arricchì la sua formazione con viaggi "in diverse città, e specialmente in Venezia" (Tolomei 1821, p. 185). Della sua attività svoltasi tra Firenze e Pistoia, non molte sono le tracce conosciute. In relazione al dipinto di San Salvi sono da considerare le opere eseguite per Firenze: non tanto la vocazione di S. Matteo al primo altare di sinistra nella chiesa di San Lorenzo, quanto piuttosto la ben più riuscita pala di Ognissanti, sul primo altare del transetto sinistro, con l'Apparizione di Gesù a S. Margherita da Cortona, che il Marchesini stesso incise ad acquaforte e bulino nel 1728 (Bartsch 1870, p. 332) e soprattutto la bella tela a San Paolino con la Madonna, S. Giuseppe e S. Teresa per la quale può essere assunto come termine cronologico indicativo il 1729 in cui Ignazio di Hugford firmò e datò la tela che è a pendant. Nel S. Francesco come nei dipinti sopra citati si ritrovano l'andamento delle pieghe dei rigonfi panneggi, il giuoco della luce, quasi radente sulle superfici, l'intonazione in chiaro tipicamente settecentesca, l'articolazione delle mani nonché le inconfondibili deformazioni fisionomiche negli scorci. La vicinanza con quelle opere fiorentine induce a collocare il dipinto tra il III e il IV decennio del Settecento. |
bibliografia | Tolomei F.( 1821)p. 185; Bartsch A.( 1843-1876)vol XXI, p. 332 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via di S. Salvi, 43 |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Paolucci A.; Trascrizione per informatizzazione: ART PAST/Malquori A. (2006); Aggiornamento-revisione: Pagliarulo G. (1988), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referent |
anno creazione | 1974 |
anno modifica | 1988; 2006 |
latitudine | 43.803968 |
longitudine | 11.275909 |