immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | dipinto |
soggetto | San Giacomo il Maggiore, Santo Stefano e San Pietro |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00282018 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia Ricasoli, 58/60 |
contenitore | monastero, benedettino femminile, Monastero di S. Niccolò di Cafaggio ora Galleria dell'Accademia, via Ricasoli, 58/60, Galleria dell'Accademia, piano terreno, sala III (Fiorentine) , parete sinistra |
datazione | sec. XV ; 1493 - 1493 [bibliografia] |
autore | Bigordi Domenico detto Domenico Ghirlandaio (1449/ 1494), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | cm, alt. 174.5, largh. 172, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Giacomo Maggiore; Santo Stefano; San Pietro apostolo. Abbigliamento: all'antica. Attributi: (San Giacomo) bastone da pellegrino; libro; palma del martirio. Attributi: (San Pietro) chiave. Architetture: nicchie con volta a conchiglia. Oggetti: pavimento a tarsie marmoree policrome. Decorazioni: vasi; motivi fitomorfi; motivi a candelabra. |
notizie storico-critiche | La datazione suggerita per questa tavola è basata sulla notizia tramandata in un manoscritto secentesco, che l'opera fu dipinta per una cappella nella chiesa oggi conosciuta come S. Maria Maddalena de' Pazzi, cappella che secondo lo stesso manoscritto fu fatta fare da Stefano di Jacopo Boni il 20 marzo 1492 (stile ab incarnazione e quindi 1493 in stile comune). Il nome del committente e quello di suo padre spiegano la presenza dei due santi omonimi raffigurati nel dipinto. Come indicano Crowe e Cavalcaselle, che videro l'opera ancora nella sagrestia della chiesa, la figura centrale di Santo Stefano era stata trasformata in un San Girolamo. Questa ridipintura ad olio con ogni probabilità fu eseguita all'epoca dello spostamento della tavola nella cappella dedicata appunto a San Girolamo, avvenuto, secondo il Franceschini, nel 1513 e senz'altro entro il 24 aprile 1525. Per l'artefice della ridipintura, scomparsa con il restauro ottocentesco della tavola, Crowe e Cavalcaselle, seguiti dal Milanesi, avevano suggerito il nome di Fra Bartolomeo. Spetta sempre a Crowe e Cavalcaselle il merito di aver attribuito il dipinto a Sebastiano Mainardi, nome generalmente accettato dalla critica, fino a che Venturini lo ha assegnato al Ghirlandaio, attribuzione poi accettata anche da Cadogan. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Montespertoli, Montegufoni |
altre attribuzioni | Mainardi, Sebastiano |
committenza | Boni, Stefano di Jacopo (1493) |
bibliografia | Fantozzi F.( 1842)p. 294; Vasari G.( 1878-1885)v. IV, p. 182; Crowe J. A./ Cavalcaselle G. B.( 1864-1866)v. III, p. 473; Von Der Gabelentz H.( 1922)v. I, p. 187; Berenson B.( 1932)p. 322; Procacci U.( 1936)p. 44; Uffizi catalogo( 1980)p. 359, n. P971; Bon |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via Ricasoli, 58/60 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Natalini L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Landi S. (1988), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Goldenberg L. (1988), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Rousseau B. (2005), Refe |
anno creazione | 1987 |
anno modifica | 1988; 1988; 2005; 2006 |
latitudine | 43.777035 |
longitudine | 11.258756 |