notizie storico-critiche | Grelle data il S. Gilius al sec. XIV (Grelle, 1981, p.40). Da Chiese e asc eteri di Matera, 1995, p. 23 apprendiamo che "nella prima metà del XIII se colo si possono collocare le auliche figure di S.Barbara e S.Pantaleone in S.Nicola dei Greci e della S.Sofia, rotrovata negli scavi di piazza Vitto rio Veneto, i cui suggestivi accenti classici portano ancora ai principali centri bizantini; ad essi si possono affiancare i più rigidi e corsivi Sa nti che affiancano il citato palinsesto del S.Andrea in S.Giovanni in Mont errone e il S.Gilius alla Madonna degli Angioli"(Padula-Motta-Lionetti, 19 95, p.23). Rizzi, invece, identifica S. Gilius con S. Egidio e sposta la d atazione tra la fine del sec. XIII-XIV (Rizzi, 1971, p. 40). Probabilmente il S. Gilius appartiene alla medesima koiné culturale della S. Barbara e del S. Pantaleone, dipinti datati da Grelle, a mio avviso giustamente, all a seconda metà del sec. XIII (Grelle, 1981, p. 247) e messi in relazione d a Marcato con immagini sinaitiche e cipriote (Marcato, 1995, p. 536).Confe rma, infatti, una datazione al XIII secolo tanto l'uso di un vocabolario i conografico particolarmente attestato in questo periodo (soprattutto dopo la quarta crociata del 1204 e la conquista di Gerusalemme del 1244) che pr evede l'abbondanza degli orpelli, l'estrema decorazione delle vesti (eleme nti che vengono mutuati dalla tradizione iconica, soprattutto delle icone conservate presso il monastero di S. Caterina sul Sinai), quanto la bellez za del trattamento degli incarnati. Devo anche osservare come questi motiv i decorativi siano attestati in Basilicata ancora nel terzo quarto del sec . XIII, come dimostra la S. Apollonia presente nella SS. Trinità di Venosa . Il S. Gilius può reggere, quindi, al massimo, una medesima datazione (pi ù probabilmente vista la bellezza della figura e la genuità di certe soluz ioni, certamente non stereotipate alla metà del secolo) essendo, per la ri cchezza della tavolozza cromatica e la pennellata più "ricca", stilisticam ente distante dalla S. Sofia (forse S. Barbara) dello Spirito Santo (opera con cui, però, condivide il medesimo clima culturale, quello determinato dagli scambi tra Oriente ed Occidente, soprattutto in seguito alle Crociat e). Infine, credo vada esclusa l'identificazione con S. Egidio (santo che viene rappresentato come eremita o come abate), essendo chiaramente rappre sentato un santo martire: a tal proposito si potrebbe pensare ad un'errata contrazione del nome Giuliano. |