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Opera d'arte San Giovanni Evangelista di Serodine Giovanni (1594 ca./ 1630), a Modena

L'opera d'arte San Giovanni Evangelista di Serodine Giovanni (1594 ca./ 1630), - codice 08 00436497 di Serodine Giovanni (1594 ca./ 1630), si trova nel comune di Modena, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, statale, Palazzo Coccapani, viale Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, depositi, cassetto D3
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bene culturaledipinto
soggettoSan Giovanni Evangelista
tipo schedaOA_3.00
codice univoco08 00436497
localizzazioneItalia, Emilia Romagna, MO, Modenaviale Vittorio Emanuele, 95
contenitorepalazzo, statale, Palazzo Coccapani, viale Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, depositi, cassetto D3
datazionesec. XVII primo quarto; 1600 - 1624 [analisi stilistica]
autoreSerodine Giovanni (1594 ca./ 1630),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 82, largh. 140,
condizione giuridicaproprietà Stato, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici delle provincie di Modena e Reggio Emilia
dati analiticiUn santo evangelista con barba è chino e scrive su un libro aperto dinnanzi a lui.Personaggi: santo che legge.
notizie storico-criticheEntrata in Galleria nel 1884 come Flaminio Torri, quindi assegnata a Mola, il dipinto fu attribuito a Serodine da Roberto Longhi, seguito da una nutrita schiera di studiosi. Ma già Zocca nella sua guida del 1933 lo retrocedeva a "Scuola Romana del '600", e contrari all'attribuzione si sono mostrati in progresso di tempo anche Crivelli (in occasione di una mostra del 1950), Donati (1950) e Fiocco (1951). La critica più recente ha infine assunto un accento dubitativo, a partire da Roberto Contini (1993, in occasione della mostra di Lugano), per finire con Chiappini che nella scheda sul dipinto dell'Estense contenuta nella monografia su Serodine conclude avallando i dubbi di Moir (1967): "una giusta riserva, poichè il tessuto pittorico della tela modenese non presenta l'impasto nè le caratteristiche esecutive proprie del Serodine. Inokltre la compostezza del santo si esaurisce in un aspetto esteriore di assorta meditazione, estraneo alla natura e al gusto di Serodine" (1997, con bibl. precedente). Una copia del dipinto della Galleria Estense è infine conservata alla Certosa di Pavia. Risulta in essa evidente la parte inferiore con le gambe e i piedi del santo, e con a terra altri libri. Per questo motivo Chiappini (1993, p. 124) considera la tela modenese "mutila" della parte inferiore.
bibliografiaLonghi R.( 1950)pp. 3-23; Zocca E.( 1933)p. 25; Fiocco G.( 1951)pp. 50-65; Moir A.( 1967)p. 138; Serodine( 1997)p. 13
definizionedipinto
regioneEmilia Romagna
provinciaModena
comuneModena
indirizzoviale Vittorio Emanuele, 95
ente schedatoreS28
ente competenteS28
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Zavatta G.; Funzionario responsabile: Giordani N.
anno creazione2008
latitudine44.650801
longitudine10.930868

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