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Opera d'arte San Giuliano l'Ospedaliere trasporta il lebbroso al di là del fiume/ San Giuliano di Sellaio Jacopo del (1442/ 1493), a Firenze

L'opera d'arte San Giuliano l'Ospedaliere trasporta il lebbroso al di là del fiume/ San Giuliano di Sellaio Jacopo del (1442/ 1493), - codice 09 00291761 di Sellaio Jacopo del (1442/ 1493), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in chiesa, Chiesa di Orsanmichele o S. Michele in Orto, Via Orsanmichele, 7, pilastro angolare tra lato settentrionale e occidentale, faccia est
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bene culturaledipinto
soggettoSan Giuliano l'Ospedaliere trasporta il lebbroso al di là del fiume/ San Giuliano
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00291761
localizzazioneITALIA, Toscana, FI, FirenzeVia Orsanmichele, 7
contenitorechiesa, Chiesa di Orsanmichele o S. Michele in Orto, Via Orsanmichele, 7, pilastro angolare tra lato settentrionale e occidentale, faccia est
datazionesec. XV ; 1480 (ca) - 1480 (ca) [analisi stilistica]
autoreSellaio Jacopo del (1442/ 1493),
materia tecnicatavola/ pittura a olio
misurecm, alt. 290, largh. 85,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticitavola culminante a centina trilobataSoggetti sacri. Personaggi: San Giuliano; Basilissa. Figure maschili: lebbroso. Abbigliamento: tunica; manto; calze; acconciature. Attributi: (San Giuliano) spada. Paesaggi: sentiero; montagna; fiume; casa. Architetture: edicola; porticato. Oggetti: stampella. Decorazioni: motivi acantiformi.
notizie storico-criticheLa tavola, certamente eseguita per Orsanmichele (si ignora però la collocazione originaria all’interno della chiesa), rappresenta San Giuliano, protettore dell’Arte degli Albergatori. Nella scena inferiore il Santo porta sulle spalle un lebbroso e lo conduce nella propria casa. Il personaggio è stato erroneamente identificato come San Jacopo (Bargellini, Paatz, De Ju lies) o come San Cristoforo (Marangoni). L’opera non menzionata dalle font i più antiche, è ricordata per la prima volta dal Poggi che la riferì ad Jacopo del Sellaio. Tale attribuzione è stata concordamente confermata dalla critica successiva con eccezione del Marangoni che l’ha invece riferita ad un anonimo artista fiorentino della fine del Quattrocento. La tavola è certamente opera matura del pittore, databile verso il nono decennio del secolo XV; risulta infatti stilisticamente vicina a dipinti come il “San Giovanni Battista” del Museo di Budapest (foto Kunsthistorisches Institut N. 60491), o alla “Pietà” del Museo di Berlino.
altra localizzazioneluogo di deposito: ITALIA, Toscana, FI, Firenze
bibliografiaPoggi G.( 1895)p. 82; Van Marle R.( 1923-1938)V. XII, p. 395; Mostra tesoro( 1933)p. 71, n. 598; Kirchen Florenz( 1940-1954)V. IV, pp. 508, 558, n. 206; Bargellini P.( 1969)p. 69; Artusi L./ Gabbrielli S.( 1973)p. 52, n. 27
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoVia Orsanmichele, 7
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Battista L.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Tori L. (2011)
anno creazione1989
latitudine43.770874
longitudine11.255052

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