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bene culturale | dipinto |
soggetto | San Lorenzo |
tipo scheda | OA_2.00 |
codice univoco | 09 00655537 |
localizzazione | FI, Firenze |
datazione | sec. XVII seconda metà; 1650 - 1699 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito fiorentino(analisi stilistica) |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 150, largh. 122, |
condizione giuridica | proprietà Stato |
dati analitici | Soggetti sacri. Personaggi: San Lorenzo. Attributi: (San Lorenzo) graticola; palma del martirio; libro; aureola. Abbigliamento religioso. |
notizie storico-critiche | Il dipinto è ricordato dal Marangoni (1923) come facente parte di una serie di 12 tele, raffiguranti 10 ritratti di Beati e Santi dell'Ordine olivetano, un San Miniato ed appunto un San Lorenzo. Il Marangoni ricorda la serie collocata in alto lungo le pareti della navata della chiesa di San Bartolomeo a Monte Oliveto. Come ricorda Silvia Meloni (2000), la serie fu probabilmente 'ispirata a un'iniziativa promossa dal priore Pieroni della casa madre (di Monte Oliveto Maggiore) e là condotta nel 1631 da Andreas Moeller, frate di Danzica che ne ornò il vestibolo della biblioteca'. La stessa iniziativa sarà inoltre imitata a Sant'Andrea a Volterra dai pittori locali Pietro Forzoni e Luigi Lorenzi, tra il 1755 e il 1710. La serie in esame, mai studiata approfonditamente, in mancanza di documentazione inventariale rimane tuttora priva di riferimenti cronologici e di un inquadramento culturale precisi. Anche l'identificazione dei singoli personaggi ritratti non risulta agevole per la mancanza dell'iscrizione recante il nome, nonostante la presenza degli specifici attributi iconografici che richiederebbero un'accurata interpretazione. Silvia Meloni giustamente osserva come molti dei personaggi dell'ordine ritratti in questa serie reca tra gli attributi iconografici un edificio monastico sul fondo, per cui è ragionevole credere si tratti di fondatori di conventi. La serie attualmente non risulta completa, poichè manca il San Miniato ricordato dal Marangoni. Sempre la Meloni fornisce l'identificazione esatta di due olivetani, sicuramente riconoscibili dal loro attributo iconografico: Padre Ippolito da Roma e Fra Bernardo Filipponi da Vercelli. Le sensibili differenze stilistiche riscontrabili all'interno della serie fanno supporre che la sua esecuzione fu affidata forse a più artisti. Il San Lorenzo in esame sembrerebbe della stessa mano che ha dipinto il monaco olivetano con NCTN 0900655528, entrambi forse di epoca precedente rispetto agli altri della srie. Il santo è vestito secondo l'iconografia tradizionale, con la dalmatica diaconale sotto la quale spunta la cotta bianca. Il dipinto in esame si trova tuttora nei depositi dell'Istituto per l'arte e il Restauro di Palazzo Spinelli di Firenze (via Maggio), dove è stato effettuato l'intervento di restauro. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: FI, Firenze |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bartolucci L.; Funzionario responsabile: Sframeli M. |
anno creazione | 2010 |