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bene culturale | statua |
soggetto | San Nicola da Tolentino |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00297998 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazza S. Spirito |
contenitore | chiesa, conventuale agostiniana, Chiesa di S. Spirito, chiesa e convento di S. Spirito, piazza S. Spirito, navata destra, terza cappella da destra (di S. Nicola da Tolentino, Della Vacchia-Alessandrini) parete di fondo, sopra l'altare |
datazione | sec. XVI ; 1506 - 1516 [bibliografia] |
autore | Giovanni d'Alessio detto Nanni Unghero (1490 ca./ 1546), |
materia tecnica | legno/ intaglio/ doratura |
condizione giuridica | proprietà Stato, possesso perpetuo Comune di Firenze |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: San Nicola da Tolentino. Abbigliamento religioso: abito agostiniano. Attributi: (San Nicola da Tolentino) libro. |
notizie storico-critiche | La statua lignea di S. Nicola e i due angeli accolti nell'incorniciatura marmorea della cappella dovevano far parte di un complesso altare architettonico ligneo ritenuto finora disperso in seguito ai rifacimenti seicenteschi della cappella stessa e composto oltre che dai due pannelli con gli angeli, da due tondi raffiguranti l'"Annunciazione" e da una serie di scomparti di predella con storie del Santo la cui successione e' stata ricostruita dal Laskin e dal Parronchi. Il complesso e' raffigurato in un disegno attualmente al Louvre (Inv. 1202) appartenuto al Vasari. Secondo il Vasari Jacopo Sansovino fece il disegno per la statua lignea di S. Nicola intagliata da Nanni Unghero e collocate al centro dell'altare ed esegui' il modello in terracotta per due angeli che avrebbero dovuto essere collocati ai lati del S. Nicola. Secondo la Mc Killay i due modelli, di cui non rimane alcuna traccia, avrebbero potuto costituire una fonte di ispirazione per i due dipinti del Franciabigio con lo stesso soggetto. Il Parronchi ha recentemente ritrovato in una stanza del convento di S. Spirito l'altare di S. Nicola completo di architettura sansoviniana e dipinti del Franciabigio, ad eccezione della predella che si trova smembrata in vari musei. La nicchia centrale, la cui arcata ha un'apertura di medie dimensioni (oggi occupata da una tavola priva di valore artistico e da un crocifisso settecentesco) pone il problema se la statua del santo ancora sull'altare della chiesa sia veramente quella che il Vasari ritiene disegnata da Sansovino e intagliata da Nanni Unghero. Il fatto che l'altare ritrovato presenti anche i due angeli laterali sembra escludere automaticamente l'appartenenza di quelli attualmente nella cappella al complesso originario, ma per il momento non e' possibile dare una soluzione a questo problema. Il Parronchi osserva inoltre che le tavole superstiti della predella mentre non mostrano alcuna rispondenza, riguardo alle misure, con i due angeli in chiesa, ben si adattano invece alle tavole dell'altare nel convento. Nel disegno del Louvre la predella appare formata da sette scomparti, tre sotto lo spazio dell'arco e altri quattro sotto ciascuno dei pilastrini e delle colonnine. Al centro doveva trovarsi il pannello con le "Esequie di S. Nicola" (Roma, collezione privata) leggermente piu' alto degli altri, fiancheggiato a sinistra dalla doppia tavoletta con l'"Apparizione al Santo della Vergine" e di "Sant'Agostino" e con la "Messa di S. Nicola" (Arezzo, Pinacoteca Comunale) e a destra dai "Miracoli di S. Nicola" (Oxford, Ashmolean Museum), mentre la "Canonizzazione del Santo" (Dublino, National Gallery of Ireland) per ragioni formali e cronologiche doveva trovarsi all'estrema destra, come scena finale. Secondo la ricostruzione del Parronchi i due piccoli pannelli che erano collocati sotto le colonnine alle due estremita' sarebbero da identificarsi, quello a destra con una tavoletta con la Carita' di spalle (Asta Pandolfini, ora collezione privata fiorentina), ripetuta dal Francibigio nello "Sposalizio della Vergine" nel chiostro della SS. Annunziata del 1513, quello a sinistra in un altro pannello di ubicazione ignota rappresentante "S. Francesco di Paola in un paesaggio", presentato alla vendita Sanford di Christie nel 1839 insieme agli scomparti di Oxford e Dublino e venduto per meta' del prezzo di questi ultimi. Secondo la Mc Killay il modello in terracotta per la statua realizzato da Jacopo Sansovino fu probabilmente eseguito intorno al 1505-1506 perche' il Vasari ne parla prima di nominare la partenza di Jacopo per Roma nel 1506. Inoltre lo Shearman sostiene che Andrea del Sarto lo utilizzo' come fonte visiva per numerose figure nella storia di S. Filippo Benizzi da datarsi intorno al 1509. |
committenza | Bicchieli Niccolao di Lapo (1506) |
bibliografia | Bocchi F./ Cinelli Calvoli G.( 1677)p. 488; Vasari G.( 1878-1885)v. VII, p. 488; Sricchia Santoro F.( 1963)p. 12; Shearman J.( 1965)v. I, p. 25; Laskin M. Jr.( 1968)pp. 276-280; Parronchi A.( 1971)pp. 24-71; Mc Killop S. R.( 1974)pp. 53-59; Capretti E.( 1 |
definizione | statua |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazza S. Spirito |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Blasio S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Orfanello/ Romagnoli/ Rousseau (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST Cortigiani S. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregress |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2000; 2006 |
latitudine | 43.766752 |
longitudine | 11.247705 |