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bene culturale | rilievo |
soggetto | San Pietro Igneo alla prova del fuoco, San Pietro Igneo celebra la messa |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00290435 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43 |
contenitore | monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, sala 3, parete destra, seconda da destra in basso |
datazione | sec. XVI primo quarto; 1505 - 1513 [bibliografia] |
autore | Graziani Benedetto detto Benedetto da Rovezzano (1474/ 1552), |
materia tecnica | marmo bianco/ scultura |
misure | alt. 59, largh. 190, prof. 14, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Pietro Igneo; San Giovanni Gualberto. Figure maschili: monaci vallombrosani; astanti; soldati; cavalieri. Figure: putti. Abbigliamento: armatura romana. Abbigliamento religioso: abito vallombrosano. Oggetti: altare; rilievo raffigurante Cristo Crocifisso Madonna; San Giovanni evangelista e Angeli; secchiello; aspersorio; pira. Animali: cavalli. |
notizie storico-critiche | Questo frammento, insieme agli altri esposti nella stessa sala, proviene dal monumento funebre di San Giovanni Gualberto, eseguito da Benedetto da rovezzano su commissione di Don Biagio Milanesi, Generale dell'Ordine vallombrosano. I lavori per il monumento furono interrotti, nel 1513, a causa di dissedi interni dell'Ordine. I rilievi fino ad allora eseguiti, abbandonati nel vicino Palazzo del Guarlone, furon deturpati durante l'assedio di Firenze del 1530: quelli che subirono danni minori vennero riutilizzati in altre chiese dei monaci vallombrosani e nella stessa chiesa di San Salvi (v. NCTN P28546); altri marmi ancora ebbero destinazioni diverse (cfr. NCTN P28769), finché,intorno al 1865, tutti quelli superstiti vennero collocati nel Museo del Bargello: da qui sarebbero stati successivamente trasportati, intorno al 1930, a San Salvi. L'attuale sistemazione, all'interno del Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, non pretende riproporre l'assetto ariginario del monumento, che tuttavia è possibile ricostruire attraverso le notizie riportate dal Vasari. Nelle "Vite", infatti, si legge che la sepoltura prevedeva un "grandissimo numero di figure tonde e grandi quanto il vivo", che dovevano esser poste entro nicchie tramezzate da pilastri decorati con fregi e grottesche, al di sotto delle quali doveva stare un basamento alto un braccio e mezzo, con storie della vita del Santo. Dal punto di vista stilistico, i rilievi mostrano una cultura già cinquecentesca, consapevole dei cartoni di Michelangelo e di Leonardo per Palazzo Vecchio, e rivolta ad un attento studio delle anatomie. |
bibliografia | Vasari G.( 1878-1885)pp. 532-533; Luporini E.( 1964)pp. 128-131; Padovani S./ Meloni Trkulja S.( 1982)pp. 44-45; Arte storia( 1979)pp 32-35; Luchs A.( 1974)pp. 362-369 |
definizione | rilievo |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via di S. Salvi, 43 |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bulgarini F.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1988 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.803968 |
longitudine | 11.275909 |