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Opera d'arte San Pietro Martire e il miracolo dell'ostia consacrata di Caresana Cristoforo (notizie 1627-1629), a Como

L'opera d'arte San Pietro Martire e il miracolo dell'ostia consacrata di Caresana Cristoforo (notizie 1627-1629), - codice 03 00178115 di Caresana Cristoforo (notizie 1627-1629), si trova nel comune di Como, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
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bene culturaledipinto
soggettoSan Pietro Martire e il miracolo dell'ostia consacrata
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00178115
localizzazioneItalia, Lombardia, CO, Comovia A. Diaz, 84
contenitorepalazzo, museo, Pinacoteca Civica di Palazzo Volpi, via A. Diaz, 84, Pinacoteca
datazionesec. XVII ; 1628 (ca.) - 1629 (ca.) [analisi stilistica; bibliografia]
autoreCaresana Cristoforo (notizie 1627-1629),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 320, largh. 450,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Como
dati analiticiIn primo piano un uomo si copre il volto; in fondo a destra si vede S. Pietro che alzando l'ostia consacrata mette in fuga l'immagine della falsa Madonna. Tutt'intorno sono rappresentati vari personaggi. L'ambiente architettonico è definito da alcune colonne.Personaggi: San Pietro Martire. Figure: (diavolo) falsa madonna; astanti.
notizie storico-criticheIl dipinto fu eseguito su commissione della confraterinta di S. Pietro martire per la cappella omonima della distrutta chiesa domenicana di S. Giovanni in Pedemonte di Como, come ha chiarito il ritrovamento di un atto notarile (1629) dal quale risulta la corretta individuazione dell'autore, già identificato in G. Paolo Recchi (Bona Castellotti, 1981). Esso faceva pendant con la tela raffigurante il Miracolo della gamba risanata di Giovanni Paolo Ghianda, pure menzionata nell'atto del 1629. Il Rovi (1989), restituendo la tela al Caresana, già conosciuto per l'esecuzione di affreschi nella cappella del Rosario della Chiesa di Fusine (Coppa, 1989), ha proposto raffronti con un ciclo reso noto dal Longatti (Longatti, 1970) nella cappella di S. Carlo a Montemezzo, precedentemente attribuito al Caracciolo di Vercana.Bibliografia: S. Monti, Atti della visita pastorale di F. Niguarda, Como 1892- 94, p. (?)(xxx); A. Rovi, scheda in Il Seicento a Como. Dipinti dai Musei Civici e dal territorio, Como 1989 (catalogo mostra) pp. 105- 107.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Lombardia, CO, Como
altre attribuzioniRecchi G. P.
definizionedipinto
regioneLombardia
provinciaComo
comuneComo
indirizzovia A. Diaz, 84
ente schedatoreS27
ente competenteS27
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bona Castellotti M.; Funzionario responsabile: Maderna V.; Trascrizione per informatizzazione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010); Aggiornamento-revisione: ICCD/ DG BASAE/ Riccobono F. (2010), Referente scientifico: NR (recupero pregr
anno creazione1979
anno modifica2010
latitudine44.309905
longitudine10.135848

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