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bene culturale | dipinto |
soggetto | San Rocco intercede presso la Madonna contro la peste |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 08 00286333 |
localizzazione | Italia, Emilia Romagna, MO, ModenaCorso Vittorio Emanuele, 95 |
contenitore | palazzo, Palazzo Coccapani, Corso Vittorio Emanuele, 95, Galleria Estense, sala H |
datazione | sec. XVII inizio; 1610 - 1610 (ca.) [bibliografia] |
autore | Secchiari Giulio (ante 1596/ 1631), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 445, largh. 215, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia - Galleria Estense |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: San Rocco; Madonna; Gesù Bambino; San Geminiano; San Sebastiano. |
notizie storico-critiche | Eseguita per la chiesa dell'arciconfraternita di San Rocco a Modena (Castellani Tarabini 1854), era ivi ricordata dal Pagani (1770), che lo descriveva "copioso di ben disposte figure" sull'altare dedicato al santo protettore degli appestati. Nel 1786 Tiraboschi menzionava la grande pala votiva nella chiesa di San Bartolomeo, presso la quale era stata trasferita insieme all'arciconfraternita. Nel 1797, a seguito delle soppressioni napoleoniche, la tela entrò a far parte della quadreria dell'Accademia di Belle Arti di Modena che, riunite presso di sé, a scopo di tutela, le opere delle collezioni estensi scampate fino a quel momento alle rapine francesi, incrementò il nucleo dei dipinti delle raccolte ducali con l'acquisizione di altri provenienti dalle corporazioni soppresse (Venturi 1882). Con la Restaurazione la pala entrò nel Palazzo Ducale, dal quale pervenne alla Galleria Estense. Già messa in relazione con la pestilenza del 1630 da Lazzarelli (1714), che la collocava così nella tarda produzione dell'artista, la tela è stata invece riferita al periodo giovanile dell'attività del Secchiari (1610 circa) da G. Guandalini (in Arte Estense 1986, p. 103). Il dipinto, tra i pochi pervenutici del pittore, esibisce trionfalmente tutti gli spunti culturali messi in campo dal valente modenese: dal cromatismo manierista alla scenografica spazialità, desunta probabilmente dall'esperienza di Giovan Battista Codebue ed Ercole dell'Abate nel teatro, fino alla "attenzione per il determinato lume schedoniano" (Guandalini, in Arte Estense 1986, p. 104). Imprescindibile, infine, il riferimento ai bolognesi Orazio Sammachini e Lorenzo Sabatini. La pala è stata sottoposta nel 1986 ad un intervento di restauro, consistito nella foderatura, nella sostituzione del telaio, nella rimozione delle vecchie ridipinture e nell'integrazione pittorica delle lacune. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena; luogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena; luogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena; luogo di provenienza: Emilia Romagna, MO, Modena |
bibliografia | Vedriani L.( 1662)p. 118; Lazzarelli M. A.( 1982)p. 46; Pagani G. F.( 1770)p. 18; Tiraboschi G.( 1786)p. 534; Castellani Tarabini F.( 1854)p. 114, n. 409; Venturi A.( 1989)p. 372; Pallucchini R.( 1945)p. 68, n. 102; Soli G.( 1974)p. 246; Arte Estensi( 198 |
definizione | dipinto |
regione | Emilia Romagna |
provincia | Modena |
comune | Modena |
indirizzo | Corso Vittorio Emanuele, 95 |
ente schedatore | S28 |
ente competente | S28 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Tommaselli D.; Funzionario responsabile: Giordani N.; Trascrizione per informatizzazione: Tommaselli D. (2007) |
anno creazione | 2007 |
latitudine | 44.650801 |
longitudine | 10.930868 |