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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | San Sebastiano |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00350921 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinovia XX Settembre, 86 |
contenitore | palazzo, Palazzo Reale, Manica Nuova, via XX Settembre, 86, Galleria Sabauda |
datazione | sec. XVI prima metà; 1510 (ca) - 1520 (ca) [analisi stilistica; bibliografia] |
autore | Caroto Giovan Francesco (1480 ca./ 1555), |
materia tecnica | tavola/ pittura a olio |
misure | cm, alt. 77, largh. 56, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | DIPINTO su tavola, con spaccatura verticale ben visibile sul retro; a tergo due traverse orizzontali antiche sul retro. CORNICE lignea dorata intagliata e punzonataSOGGETTI SACRI. PERSONAGGI: San Sebastiano. OGGETTI: fune; perizoma. ELEMENTI ARCHITETTONICI: colonna, finestre. PAESAGGIO. |
notizie storico-critiche | L'opera faceva parte della collezione dell'industriale e mecenate piemontese Riccardo Gualino (Biella 1879 - Firenze 1964). Una fotografia - appartenente ad una serie di Dall'Armi databile agli anni 1922-1924 che ritrae alcuni interni delle residenze Gualino - documenta che il dipinto era già di proprietà Gualino nei primi anni Venti, posto nel castello di Cereseto. Nel 1930 Riccardo Gualino - in seguito al successo riscosso dalla esposizione di parte della sua collezione in Galleria Sabauda due anni prima - decideva di donare alla Galleria una cospicua parte di quelle opere, fra cui questo dipinto (Inventario manoscritto F. Gamba, vol.II, registrazione 1940-41, ff.74-75). Lionello Venturi (1926) l'assegna al veronese Giovanni Francesco Caroto e lo pone in prossimità dell'affresco con l'"Annunciazione" nella chiesa di San Girolamo a Verona del 1508. Lo giudica una delle opere più belle del Caroto datandola verso il 1508 per i confronti con gli affreschi dell'Annunciazione nella cappella Spolverini di Sant'Eufemia a Verona (1520 circa). Venturi rammenta come l'opera sia stata anche attribuita ad un altro pittore veronese, Paolo Morando detto il Cavazzola. Il dipinto è poi accostato da Suida (1953) e dalla critica successiva alla cerchia del Bramantino (Bartolomeo Suardi detto il B., 1465 c. - 1530). Carlo Del Bravo (1964), che concorda con il riferimento a Caroto, sostiene che l'opera della Sabauda è una prova del fatto che l'artista conosce l'opera di Bramantino, come già notava Suida (1953). Anche Noemi Gabrielli (1971) attribuisce l'opera al Caroto. La composizione risulta accostabile anche al San Sebastiano della pala raffigurante la 'Madonna col Bambino e Sant'Anna in gloria e santi' in San Fermo Maggiore o con quello nel pannello in San Giorgio in Braida, entrambe opere veronesi del terzo decennio. Il dipinto è classificato come opere del Caroto presso la Fondazione Zeri. |
altra localizzazione | luogo di deposito: ITALIA, Piemonte, TO, Torino |
altre attribuzioni | Zenale Bernardo ambito diBramantino cerchiaMorando Paolo detto il Cavazzola |
bibliografia | Venturi, Lionello( 1926)tav. XXVIII; Suida, Wilhelm( 1953)p. 95; [Gabrielli, Noemi]( 1961)p. 60; Del Bravo, Carlo( 1964)pp. 8, 15; Gabrielli, Noemi( 1965)p. 20; Fiorio, Maria Teresa( 1966); Gabrielli, Noemi( 1971)p. 95 n. 669 |
definizione | dipinto |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | via XX Settembre, 86 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Capretti, Elena; ; Funzionario responsabile: Referente scientifico: Gabrielli, EdithCaldera, Massimiliano |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 45.073139 |
longitudine | 7.684548 |