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bene culturale | scultura |
soggetto | San Sebastiano |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00225239 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, FirenzeP.zza Pitti, 1 |
contenitore | palazzo, statale, Palazzo Pitti, Palazzo Pitti, P.zza Pitti, 1, Galleria d'Arte Moderna |
datazione | sec. XIX ; 1844 - 1844 [documentazione] |
autore | Fedi Pio (1815/ 1892), |
materia tecnica | gesso |
misure | cm, alt. 163, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: San Sebastiano. Attributi: (San Sebastiano) spada. |
notizie storico-critiche | Il gesso, inviato da Roma come sede di pensionato dal Fedi, fu esposto nel 1844 presso l'Accademia e venne accolto dalla critica assai benevolmente come opera che faceva ben sperare nel progresso del giovane. Questi, sempre da Roma, aveva riscosso attenzione, inviando nel 1841 il gesso con "Gesù Cristo che risana il paralitico", ammirato dal Tenerani e dall'Overbeck ed in seguito le statue di "Cleopatra in atto di ferirsi" (1842, per l'americano signor Bensit) e "Il buon cacciatore" (1843), ispirato alla favola del Pignotti "Il lupo ed il pastore", considerato per quei tempi di audace naturalezza. Il Fedi che alla fine degli anni '30 si muoveva in direzione purista, a Roma si orienta diversamente interessandosi soprattutto a modelli antichi o tardo manieristi attraverso i quali si cimentava nelle problematiche offerte dallo studio dell'anatomia. Offriva così una particolare risposta ad uno dei classici problemi accademici, anche se trattati in direzione più sentimentale e naturalistica. Il riferimento al mondo classico, mai dimenticato completamente dal Fedi e dagli esaminatori di questi presso l'Accademia, traspare anche dal ricordo di Ugo Fleres, secondo il quale il San Sebastiano, era meglio conosciuto, inizialmente, sotto il nome di "Centurione", poiché in questa veste apparve figurato. Tra le opere in vendita nel 1894 dell'atelier di Fedi , risultava esservi anche un bozzetto in argilla del San Sebastiano (Catalogue de l'Atelier de Sculpture du prof. Pio Fedi..., Florence, 1894, p. 11, n. 117). il modello dell'Accademia fu datoi n deposito a Palazzo Pitti e dal 1824 al 1972 è stato collocato nello scalone del Poccianti. lo scultore, con questo suo saggio, tuttavia, riuscì a farsi notare a raggiungere una certa notorietà che verrà confermata con l'esecuzione delle due statue per il Portico degli Uffizi (N. Pisano e A. Cesalpino), ma soprattutto con il "Ratto di Polissena". |
bibliografia | Gazzetta Firenze( 1844); Izunnia( 1844); Description Académie( 1847)p. 49, n. 10; Fleres U.( 1892)p. 212; Del Bravo C.( 1971)pp. 20, 76-77; Cultura neoclassica( 1972)pp. 144-145, n. 5; Pinto S.( 1992)p. 1054 |
definizione | scultura |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | P.zza Pitti, 1 |
ente schedatore | S156 |
ente competente | S156 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Caputo Calloud A.; Funzionario responsabile: Meloni S.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Gavioli V. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.779926 |
longitudine | 11.245030 |