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bene culturale | dipinto |
soggetto | San Sebastiano; San Rocco; Martirio di San Sebastiano; sosta di San Rocco |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00070885 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia San Gallo |
contenitore | monastero, agostiniano, Monastero di S. Agata, Chiesa e Monastero di S. Agata ora Ospedale Militare, via San Gallo, cappella sul chiostro |
datazione | sec. XVI secondo quarto; 1525 - 1549 [analisi stilistica] |
autore | Foschi Pier Francesco detto Piero Francia (1502/ 1567), |
materia tecnica | tavola/ pittura a tempera |
misure | alt. 135, largh. 101, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero della Difesa - Ospedale militare di S.Agata |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Personaggi: San Sebastiano; San Rocco. Attributi: (San Sebastiano) frecce; aureola. Attributi: (San Rocco) bastone; aureola; piaga. Figure maschili: arcieri. Animali: cane. Armi: frecce; archi. Oggetti: faretra; forma di pane; drappo. Paesaggi: paesaggio roccioso; paesaggio collinare. Piante: alberi. Vegetali: arbusti. Elementi architettonici: nicchie. Abbigliamento: abbigliamento contemporaneo. Abbigliamento religioso. |
notizie storico-critiche | Il dipinto è formato dall'unione di due tavole, già centinate in alto, che originariamente facevano parte di un complesso più ampio, di cui non conosciamo però l'elemento centrale. Il caso dunque è strettamente analogo a quello dei due dipinti nella propositura dei Santi Jacopo e Antonio a Fivizzano raffiguranti i Santi Sebastiano e Rocco, che probabilmente avevano in origine, come predelle, le due tavolette della Fondazione Longhi di Firenze con il Martirio di San Sebastiano e la Sosta di San Rocco. Il complesso, di cui Silvia Meloni (1980) proponeva la ricostruzione notando le affinità stilistiche e iconografiche fra i due scomparti di predella e le tavole di Fivizzano, è opera di Pier Francesco di Jacopo Foschi, databile agli anni 1535/40. L'attribuzione al Foschi ed un'analoga collocazione cronologica, forse da posticipare solo di qualche anno nella fase giovanile del pittore, sono convincenti anche per il dipinto di Sant'Agata, finora attribuito ad un artista affine a Michele di Ridolfo del Ghirlandaio. La tendenza a far subire una sorta di dilatazione dei volumi ai corpi dei personaggi e ai loro volti dai tipici nasi affilati e palpebre rigonfie, è caratteristica del Foschi e segno di un indubitabile riflesso dell'opera michelangiolesca. Inoltre gli intenti apertamente narrativi che appaiono nelle due piccole storie in basso si ricollegano ad un filone mai esaurito della pittura fiorentina, da Piero di Cosimo al Maestro di Serumido, al Bachiacca, e fanno anche parte del vocabolario figurativo del Foschi. |
altra localizzazione | luogo di collocazione successiva: Toscana, FI, Firenze |
altre attribuzioni | Michele di Ridolfo del Ghirlandaio/ ambito |
bibliografia | Kirchen Florenz( 1940-1954)v. I, p. 6; De Palo R.( 1961)p. 14; Pinelli A.( 1967)pp. 87-108; Primato disegno( 1980)pp. 116-117; nn. 214-215 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via San Gallo |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Testaferrata E.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bartolucci L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.781708 |
longitudine | 11.260096 |