immagine | - immagine non disponibile - |
bene culturale | dipinto |
soggetto | Sansone e Dalila |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00037772 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43 |
contenitore | monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi |
datazione | sec. XVII primo quarto; 1600 - 1624 [analisi stilistica] |
autore | Varotari Alessandro detto Padovanino (1588/ 1649), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 154, largh. 201, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Figure: bambino. Oggetti: forbici. Personaggi: Sansone; Dalila. |
notizie storico-critiche | Si tratta di un'opera seicentesca veneta nella quale permane un retaggio tardomanierista ravvisabile nella composizione studiata e basata sul gioco del contrapposto. Un'identica composizione si ritrova nella "Morte di Proci" firmata nel 1631 da Alessandro Varotari detto Padovanino e che nel 1981 era conservata a Firenze nella Collezione Donzelli. Al Padovanino rimandano anche il taglio della composizione e il modo in cui le figure si dispongono in essa. Anche tipologicamente si possono effettuare confronti fra questa tela e le opere dell'artista veneto. Nell' "Educazione di Amore", per esempio, notevole è la somiglianza della figura di Venere con quella di Dalila, mentre una schiena dipinta con lo stesso morbido chiaroscuro di quella di Sansone si ritrova nel giovane uomo visto di spalle del "Miracolo di una partoriente sulla riva del mare" del 1628. Mi sembra che quest'opera possa essere cautamente avvicinata al nome del Padovanino autore dei "4 Baccanali" dell'Accademia Carrara a Bergamo del 1618 ca., desunti da Tiziano. In questa tela, come nei Baccanali, si riscontra uno stile più appoggiato rispetto alle opere degli anni trenta e un'interpretazione classicistica dello stile di Tiziano (anche dalle sue armonie cromatiche qui tradotte in più netto contrasto luministico) che risente dell'influenza di Annibale Carracci le cui opere Padovanino poté conoscere durante il suo viaggio a Roma intorno alla fine del secondo decennio. Anche per questo, il "Sansone e Dalila" può essere datato intorno al 1618-1625. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
bibliografia | Pallucchini R.( 1981); Ruggeri U.( 1993) |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | via di S. Salvi, 43 |
ente schedatore | S17 |
ente competente | S417 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Acordon A. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1975 |
anno modifica | 1994; 2006 |
latitudine | 43.803968 |
longitudine | 11.275909 |