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Opera d'arte Sant'Ignazio di Loyola col libro degli esercizi spirituali a Firenze

L'opera d'arte Sant'Ignazio di Loyola col libro degli esercizi spirituali - codice 09 00035121 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
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bene culturaledipinto
soggettoSant'Ignazio di Loyola col libro degli esercizi spirituali
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00035121
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
datazionesec. XVII prima metà; 1600 - 1649 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 88.5, largh. 73,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: san Ignazio da Loyola. Oggetti: libro. Paesaggi.
notizie storico-criticheInventariato come opera settecentesca e riferito dal Turrini a un pittore fiorentino seicentesco vicino a Baccio Ciarpi, il dipinto può essere datato nella prima metà del Seicento e attinge già a una devozionaalità pienamente controriformata vicina, per intensità e resa emotiva, a Francesco Curradi e in anticipo su Carlo Dolci. Ancora molto arcaico nell'impostazione, che ricorda il Cigoli, il dipinto appare stilisticamente vicino al Passignano, sia nella composizione, sia nella resa fisionomica, sia nella compattezza plastica delle mani e del viso. La componente passignanesca e curradiana si ricompongono nella pittura di Baccio Ciarpi, che dei due maestri fu seguace e che in effetti può essere assunto almeno come generico punto di riferimento per l'attribuzione dell'opera in esame. Particolarmente ardua è stata l'identificazione del personaggio raffigurato. La presenza della mano sul libro poteva alludere almeno a due religiosi. Al Beato Guido d'Arezzo che fu l'inventore della notazione musicale e che ne tradusse l'ordinamento sul palmo della mano e a Sant'Ignazio da Loyola che negli Esercizi Spirituali aveva identificato la presenza dell'anima nelle mani disegnando nelle cinque dita altrettanti momenti dell'esame di coscienza e della penitenza e collegandoli ad alcuni episodi della vita di Cristo o ad essa allusivi (per un'immagine della mano degli Esercizi Spirituali cfr. A.G. Dickens, "The counter reformation", Singapore 1968, ed. cons. 1992, f. 52). Qualora la identificazione proposta sia valida, resta da spiegare la presenza dell'oggetto in primo piano che Turrini leggeva come corrazza. Se così fosse esso potrebbe alludere all'attività di soldato e cavaliere di corte che S. Ignazio svolse presso don Antonio Monrigne, vicerè di Novara prima della 'conversione' di Pamplona.
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Acordon A. (1995), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1974
anno modifica1995; 2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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