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bene culturale | dipinto, opera isolata |
soggetto | Sant'Ignazio di Loyola presentato al Papa |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 05 00402294 |
localizzazione | Italia, Veneto, VE, VeneziaDorsoduro, 1050 |
contenitore | convento, Convento dei Canonici Lateranensi, ex Convento dei Canonici Lateranensi, Dorsoduro, 1050, Gallerie dell'Accademia, Quadreria |
datazione | sec. XVIII ; 1746 - 1747 [NR (recupero pregresso)] |
autore | Mariotti Giovanni Battista (1694 ca./ 1765), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 119, largh. 160, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Soggetti sacri: Sant'Ignazio di Loyola presentato al Papa. |
notizie storico-critiche | Fu restaurato nel 1960-61 da A. Lazzarin, dopo essere stato acquistato pre sso l'ufficio esportazione di Venezia nel 1960 da Dorothea Landsberg. Rico nosciuto come opera del Mariotti dal Valcanover (1961) nel momento dell'ac quisto rimase esposto alle Gallerie fino agli anni ottanta. Raffigura sant 'Ignazio coi suoi compagni davanti al pontefice, quando in seguito a una a pparizione, nel 1537, le parole di Dio "Ego vobis Romae propitius ero" (a Roma vi sarò favorevole), lo convinsero a fondare in Roma una "compagnia" intitolata a Gesù. L'istituzione dell'ordine gesuita fu approvata e sosten uta da Paolo III (27 settembre 1540). L'artista raffigura il santo con la tonaca e il mantello nero, nel momento in cui viene presentato insieme ai futuri confratelli a Paolo III dal cardinale Gaspare Contarini. La scena, con la processione dei confratelli introdotta da alcuni fanciulli, col pap a attorniato da alti prelati, la tenda drappeggiata a destra e la finestra appena illuminata a sinistra, sembra quasi la rievocazione di una visione o di un ricordo. Caratteristica la pennellata densa e ricca di materia, c he costruisce le immagini a macchie appena abbozzate, quasi senza disegno, in una tavolozza dai toni rosso-brunacei, mentre l'allungamento delle fig ure è ripreso dal Bencovich. Il dipinto non sembra lontano cronologicament e dalle tele della chiesa di Santa Croce a Padova, del 1746-47. |
bibliografia | Moschini Marconi S.( 1970)p. 57, n. 122; De Rosa E.( 1993-1994)pp. 163-164; Palluchini R.( 1995)p. 568; Nepi Scire' G.( 1995)pp. 118-119 |
definizione | dipinto |
regione | Veneto |
provincia | Venezia |
comune | Venezia |
indirizzo | Dorsoduro, 1050 |
ente schedatore | S472 |
ente competente | S472 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Nepi Scirè G.; Funzionario responsabile: Spadavecchia F.; Aggiornamento-revisione: Rizzo P. (2004), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bergamo M. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1995 |
anno modifica | 2004; 2006 |
latitudine | 45.431402 |
longitudine | 12.328676 |