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bene culturale | pala d'altare |
soggetto | Santa Barbara |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 12 00821642 |
localizzazione | Italia, Lazio, RM, RomaBorgo S. Angelo, 15 |
contenitore | chiesa, parrocchiale, Chiesa di S. Maria in Traspontina, Borgo S. Angelo, 15, cappella di S. Barbara, prima a destra, parete d'altare |
datazione | sec. XVI ; 1597 (ante) - 1597 (ante) [documentazione] |
autore | Cesari Giuseppe detto Cavalier d'Arpino (1568/ 1640), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | cm., alt. 255, largh. 145, |
condizione giuridica | proprietà Stato, parrocchia di S. Maria in Traspontina |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Personaggi: Santa Barbara. Attributi: (Santa Barbara) torre; fascio di saette; cannone. Figure: angelo. Montagne. Piante: alberi. |
notizie storico-critiche | In un documento pubblicato dal Rossi datato 1 ottobre 1597 si legge che un quadro con S. Barbara, opera di Giuseppe Cesari, fu scoperto nella chiesa di S. Angelo in Borgo, per conto dei Bombardieri di Castello, in occasione della festività di S. Michele Arcangelo. Lo Hess ha per primo ipotizzato che la collocazione della tela data dal documento del 1597 non fosse errata, ma si trattasse di un'ubicazione provvisoria. Questo perchè la chiesa di S. Angelo dipendeva dalla Traspontina e possedeva una reliquia di S. Barbara; inoltre la festività di S. Michele Arcangelo era importante per i Bombardieri di Castello - patroni della cappella nella Traspontina- quanto quella di S. Barbara. Il Rottgen concorda con questa ipotesi anche perchè la S. Barbara si ricollega al tono sensualistico di figure come l'angelo dell'Estasi di S. Francesco, databile 1593-94 e la Giunone-Aurora degli affreschi della volta nella Loggia Orsini nel Palazzo del Sodalizio dei Piceni eseguiti tra il '94 e il '95. Nella tela della Traspontina la sensualità della figura deriva da un'accentuazione del tono sensualistico e sentimentale della scena attraverso il colloquio mistico fra la santa e l'angelo che sottolinea il carattere intimistico della composizione. Questa atmosfera soffusa del dipinto riflette il giudizio del Mancini per cui la pittura del Cesari "ha in sè quella vaghezza che in un tratto rapisce l'occhio e diletta", così da porsi come terza scuola, nella Roma del primo '600, in competizione con il classicismo carraccescoe il narturalismo del Caravaggio. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Italia, Lazio, RM, Roma |
bibliografia | Catena C.( 1954)p. 63; Mancini G.( 1956-1957)I, p. 83, 269; II p. 50; Baglione G.( 1955)p. 294; Mastelloni A.( 1717)p. 138; Voss H.( 1920)II, p. 588; Venturi A.( 1901-1940)IX, 5, p. 938; Rossi E.( 1934)p. 39; Quadrini A.( 1940)p. 48; Faldi I.( 1953)n. 25, |
definizione | pala d'altare |
regione | Lazio |
provincia | Roma |
comune | Roma |
indirizzo | Borgo S. Angelo, 15 |
ente schedatore | S50 |
ente competente | S50 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Gianzi S.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A.M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Colonna D. (2005); Aggiornamento-revisione: Lattanzi M. (1981), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Colonna D. (2005 |
anno creazione | 1972 |
anno modifica | 1981; 2005 |
latitudine | 41.904993 |
longitudine | 12.460175 |