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Opera d'arte Santa Brigida di Svezia in adorazione della croce a Firenze

L'opera d'arte Santa Brigida di Svezia in adorazione della croce - codice 09 00035118 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
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bene culturaledipinto
soggettoSanta Brigida di Svezia in adorazione della croce
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00035118
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzevia di S. Salvi, 43
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Michele a S. Salvi, Chiesa e monastero di S. Michele a S. Salvi, via di S. Salvi, 43, Museo del Cenacolo di Andrea del Sarto, depositi
datazionesec. XVII seconda metà; 1650 - 1699 [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino, esecutore(analisi stilistica)
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm., alt. 87, largh. 71.5,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Attributi: (santa Brigida di Svezia) candela; corona. Oggetti: crocifisso. Personaggi: santa Brigida di Svezia. Simboli: (morte) teschio.
notizie storico-criticheInventariata nel 1890 come "una santa monaca (santa Teresa)" di scuola bolognese del secolo XVII, la tela raffigura invece santa Brigida riconoscibile per l'attributo della corona, simbolo della rinuncia alla vita di corte, e per quello della candela. Questa allude all'episodio in cui la santa si lasciò cadere sulle braccia (o sulle mani) della cera ardente per imitare le piaghe di Cristo, evento raffigurato anche nella presente tela. Pittoricamente notevole nella corona, nel teschio, nella candela e nella mano sinistra, la tela appare nelle altre parti di esecuzione piuttosto corsiva. Non facilmente inquadrabile a causa del suo carattere prevalentemente devozionale, il dipinto sembra inseribile in ambito fiorentino per la somiglianza del viso di santa Brigida con la tipologia femminile di Pier Dandini (1646-1712) e per il riferimento al tipo di devozionalità presente nelle opere di Carlo Dolci. La tela, che risente ancora del clima pietistico e controriformato della prima metà del Seicento, è attribuibile per i succitati motivi a un pittore fiorentino della seconda metà del Seicento.
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzovia di S. Salvi, 43
ente schedatoreS17
ente competenteS417
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Turrini S.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Acordon A. (1994), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1975
anno modifica1994; 2006
latitudine43.803968
longitudine11.275909

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