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bene culturale | dipinto, complesso decorativo |
soggetto | Santa Caterina d'Alessandria |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 10 00075965 |
localizzazione | Italia, Umbria, PG, GubbioNR (recupero pregresso) |
contenitore | chiesa, Chiesa di S. Maria Nuova, NR (recupero pregresso), Raccolta d'Arte Comunale |
datazione | sec. XV prima metà; 1400 - 1449 [analisi stilistica] |
ambito culturale | ambito eugubino(NR (recupero pregresso)) |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
misure | alt. 155, largh. 61, |
condizione giuridica | proprietà Stato, SBAAAS PG |
dati analitici | Figura femminile in piedi, posa frontale, veste rossa panneggiata, nella mano destra tiene un ramo di palma, a sinistra ruota vista di scorcio, aureola, riquadratura con linee gialle, rosse e bianche.Soggetti sacri. Personaggi: Santa Caterina d'Alessandria. Attributi: (Santa Caterina d'Alessandria) Ruota. Simboli del martirio: Palma. |
notizie storico-critiche | Il Todini (1989) indica l'autore in un seguace di Lorenzo Salimbeni, inserendolo nella serie di pittori ignoti dell'Umbria settentrionale della prima metà del XV secolo, insieme all'affresco in rif. orizzontale e raffigurante S. Caterina d' Alessandria. Anche lo studioso locale Sannipoli (1987) avvicina gli affreschi ad un pittore di scuola umbro-marchigiana del primo Quattrocento, affine a Jacopo Salimbeni. L'affresco è legato a quello raffigurante il S. Michele Arcangelo anche se hanno diverse dimensioni in quanto furono realizzati in uno spazio già in parte occupato da altre pitture e quindi adeguati alle misure delle porzioni di muro rimaste scoperte. Il Sannipoli poi ipotizza anche una datazione basandosi sulle sovrapposizioni delle suture degli intonaci: i due affreschi risultano coevi mentre il termine post quem è fornito dalla sovrastante crocifissione nellesca datata 1404 a cui i dipinti si sovrappongono. Più difficile stabilire un preciso ante quem anche se una approssimativa datazione dell'affresco soprastante il nostro raffigurante la Madonna e Santi può essere ricondotta intorno agli anni 20-30 del XV secolo, sia per motivi interni al percorso dell'anonimo nellesco che ne è l'autore, il cosiddetto 'Maestro di S. Maria Nuova' sia per i rimandi ad opere del Nelli di quel periodo. Per quanto rigurda poi l'attribuzione la posa e le vesti della Martire mostrano evidenti relazioni con altre coeve immagini umbro-marchigiane. Senza dubbio risale agli stessi anni e alla stessa bottega del dipinto attiguo, non solo per l'evidenza degli intonaci ma anche per le strette analogie tecniche e stilistiche che mostra con l' elegantissima e flessuosa figura dell'Arcangelo. Questa raffinatezza 'paradisiaca', l'uso di particolari morelliani e di partiti decorativi, fanno pensare ai fratelli Salimbeni. L'adozione di aureole e l'uso dell'arco a tutto sesto polilobato, soluzioni formali ed espedienti tecnici di matrice nellesca, inducono però a pensare al giovane Jacopo, più vicino all'arte del Nelli perchè operante dopo la morte del fratello Lorenzo avvenuta tra il 1416 e il 1420, anche se ancora non riesce a differenziarsi sufficientemente dai modi del fratello. |
bibliografia | Todini F.( 1989)vol. I, pag. 366; Sannipoli E.A.( 1987)pag. 5 |
definizione | dipinto |
regione | Umbria |
provincia | Perugia |
comune | Gubbio |
indirizzo | NR (recupero pregresso) |
ente schedatore | S38 |
ente competente | S38 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Migliarini M.; Funzionario responsabile: Abbozzo F.; Trascrizione per informatizzazione: Migliarini M. (1999); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Delogu G. F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1999 |
anno modifica | 2006 |
latitudine | 43.330211 |
longitudine | 12.546865 |