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Opera d'arte Santa Margherita d'Antiochia e il drago di Vecellio Tiziano (1490 ca./ 1576), a Firenze

L'opera d'arte Santa Margherita d'Antiochia e il drago di Vecellio Tiziano (1490 ca./ 1576), - codice 09 00131829 di Vecellio Tiziano (1490 ca./ 1576), si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 83 Tiziano
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto
soggettoSanta Margherita d'Antiochia e il drago
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00131829
localizzazioneItalia, Toscana, FI, Firenzepiazzale degli Uffizi
contenitorepalazzo, Palazzo degli Uffizi, Complesso vasariano, piazzale degli Uffizi, Galleria degli Uffizi, sala 83 Tiziano
datazionesec. XVI ; 1565 - 1575 [bibliografia]
autoreVecellio Tiziano (1490 ca./ 1576),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurecm, alt. 116.5, largh. 98,
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero per i Beni e le Attività Culturali
dati analiticiNR (recupero pregresso)Personaggi: Santa Margherita di Antiochia. Abbigliamento: all'antica. Attributi: (Santa Margherita d'Antiochia) drago; palma del martirio. Paesaggi: boschi.
notizie storico-criticheIl dipinto, che apparteneva alla collezione del cardinal Leopoldo de' Medici, ha subito varie vicende attributive. Ricordata, come opera di Tiziano nell'inventario del cardinale del 1663-1667, tale attribuzione venne abbandonata nella documentazione successiva e solo riproposta quando il dipinto venne situato nell'appartamento della granduchessa Violante di Baviera. Con il passaggio del dipinto in Galleria nel 1798 l'opera porta la nuova attribuzione a Palma il Giovane che rimarrà praticamente immutata (unica eccezione è la proposta del 1804 allo Zelotti) fino al 1925 quando Roberto Longhi, che per primo studiò approfonditamente il dipinto, ripropose il nome di Tiziano, riconoscendovi un intervento del periodo tardo dell'artista vicino alla "Nunziata" di S. Domenico Maggiore a Napoli, e quindi databile verso la fine del VI decennio del secolo. La proposta longhiana venne accettata dal Suida, mentre la Tietze Conrat vi vedeva un'opera di bottega e Tietze, Salvini e Wethey confermavano l'antica attribuzione a Palma. Più recentemente Valcanover riprendeva l'attribuzione a Tiziano, mentre la Gregori e lo Zeri (com. orale riportata in cat. mostra 1978) vedevano nel dipinto un'opera di Tiziano con intervento di bottega nella rappresentazione del drago. Per l'iconografia del dipinto, nel quale il pittore sembra mescolare la tradizione iconografica relativa a S. Margherita con elementi della storia di S. Marta, si veda il testo del Panofsky e il catalogo della mostra di 'Tiziano nelle Gallerie fiorentine'.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze; luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze
altre attribuzioniZelotti Giovan Battista
bibliografiaGalerie Florence( 1804)p. 128; Pieraccini E.( 1912)p. 218; Longhi R.( 1925)pp. 45-46; Suida W.( 1933)pp. 130, 171, 191; Tietze Conrat E.( 1946)p. 88; Tietze H.( 1949)p. 373; Salvini R.( 1952)p. 181; Valcanover F.( 1960)v. I p. 73; Valcanover F.( 1969)p. 1
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzopiazzale degli Uffizi
ente schedatoreS156
ente competenteS156
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Chiarini G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: Maccioni P. (1989); Aggiornamento-revisione: Romagnoli G./ Rousseau B. (2002), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST (2006), Refer
anno creazione1979
anno modifica2002; 2006; 2015
latitudine43.768826
longitudine11.255744

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