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Opera d'arte Santa Maria Maddalena penitente di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), a Spoleto

L'opera d'arte Santa Maria Maddalena penitente di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), - codice 10 00044069 di Barbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666), si trova nel comune di Spoleto nella provincia di Perugia sita in palazzo, comunale, Palazzo Comunale, Spoleto, Pinacoteca Comunale, Sala Pinacoteca Comunale.
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, opera isolata
soggettoSanta Maria Maddalena penitente
tipo schedaOA_3.00
codice univoco10 00044069
localizzazioneItalia, Umbria, PG, SpoletoSpoleto
contenitorepalazzo, comunale, Palazzo Comunale, Spoleto, Pinacoteca Comunale, Sala Pinacoteca Comunale.
datazionesec. XVII metà; 1640 - 1660 [analisi stilistica]
autoreBarbieri Giovan Francesco detto Guercino (1591/ 1666),
materia tecnicatela/ pittura a olio
misurealt. 325, largh. 197,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Spoleto
dati analiticiLa Santa, vestita di pelle, si colpisce con un flagello, inginocchiata sulla roccia. Un angelo e dei putti le ppaiono in alto sulla sinistra. Sullo sfondo è un paesaggio. I toni sono bruciati. La cornice ha lo spessore di cm.18.Personaggi: Santa Maria Maddalena. Figure: angeli. Paesaggi: rupestre. Attributi: (Santa Maria Maddalena) teschio; libro.
notizie storico-criticheIl dipinto era di proprietà della Confraternita della Maddalena. Gli ufficiali di questa Confraternita, però, che non volevano cedere il dipinto ai rappresentanti del nuovo Governo italiano, lo trasportarono nel Duomo di Spoleto e lo celarono dietro il quadro di Annibale Carracci, nel transetto. L'opera fu sequestrata dalle autorità civili e depositata nel palazzo Comunale nel 1861. La tela, ritenuta del Guercino gai dal Guardabassi (1872, p.294) venne studiata dalla Barbanti (1968, p.109) che la voleva eseguita nel 1652 e da Toscano (1970, pp. 47-52) il quale ritiene sia stat eseguita su commissione di Alfonso Palettoni, il nobile spoletino Legato Pontificio a Cento e collezionista di opere d'arte, intorno al 1636-37. Uno studioso più recente (AA.VV.,1976, pp. 33-34) riconferma l'autografia del pittore centese o della sua immediata cerchia grazie anche alla lettura degli elementi stilistici emersi durante la pulitura del dipinto.
altra localizzazioneluogo di provenienza: Umbria, PG, Spoleto, SPOLETO
bibliografiaGuardabassi M.( 1872)p.294; Toscano B.( 1963)p.127; Barbanti-Grimaldi N.( 1968)p.109; Toscano B.( 1970)pp.47-52; Pittura Seicento( 1976)pp.33-186
definizionedipinto
regioneUmbria
provinciaPerugia
comuneSpoleto
indirizzoSpoleto
ente schedatoreR10
ente competenteR10
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Felicetti P.; Funzionario responsabile: Santi F.Benazzi G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Marino C. (2006); Aggiornamento-revisione: COO.BE.C. Spoleto (1980), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Mari
anno creazione1975
anno modifica1980; 2006
latitudine42.734121
longitudine12.741185

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