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bene culturale | dipinto |
soggetto | SANTA MARIA MADDALENA PENITENTE |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00067715 |
localizzazione | Italia, Toscana, LU, Luccavia Galli Tassi |
contenitore | palazzo, Palazzo Mansi, via Galli Tassi, Museo Nazionale di Palazzo Mansi, Sala seconda, parete di sinistra entrando |
datazione | sec. XVI metà; 1540 - 1560 [documentazione; bibliografia] |
autore | Meldolla Andrea detto Schiavone (1510-1515/ 1563), |
materia tecnica | tela/ pittura a olio |
misure | alt. 71.4, largh. 43.8, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero della Pubblica Istruzione |
dati analitici | Sullo sfondo di un paese boscoso la Maddalena con tunica rosacea e manto verdognolo medita appoggiata ad un masso su cui sono due libri, uno chiuso ed uno aperto, ed il Crocifisso. Ha in mano il vasetto per l'unguento ed un filo di perle con 'gioia' al collo. Cornice intagliata e dorata della fine del '600, con ghirlande di frutta, riccioli e foglie d'acanto e strigliatura elicoidale.NR (recupero pregresso) |
notizie storico-critiche | Tra i dipinti appartenenti alla collezione di 'piccolo formato' del gran principe Ferdinando a Poggio a Caiano, la Strocchi (1976), tra le opere non rintracciate, ne indica una, attribuita a Marco Vecellio, così descritta: 'Una grotta entrovi Santa Maria Maddalena penitente, vestita di rosso, scalza, stracciata ed in parte spettorezzata con manto verdognolo su le spalle, che li arriva fino a terra; ha il capo accomodato con treccia ed un nastro rosso ed alcune perle fra i capelli et ha un filo di perle lungo che li pende dal collo, in fine del quale vi è una gioia: sta appoggiata ad un masso con la vita in atto di sedere, et ha una mano distesa su il suddetto masso, e con l'altra mano tiene un vaso e sta in atto di contemplare un Cristo in croce, a pie' della quale vi sono due libri, che uno serrato e legato con certi nastrini, e l'altro aperto, e da una parte su in alto vi è la veduta di un poco di paese'. Dato che anche le misure corrispondono, non appare dubbia l'identificazione con questa tela che, lo ripetiamo, giunse a Lucca con la tradizionale attribuzione a Marco Vecellio. Il Campetti (1909), non senza ragione, propose quella a Carletto Caliari, che dalla Belli Barsali (1970) venne mutata in quella ad Andrea Schiavone. Se pure provvisoriamente accettabile, non si può passare sotto silenzio che l'opera mostra riferimenti precisi proprio con la produzione del figlio del Veronese, quale è attualmente nota, mentre il corpus oggi ricostruito delle pitture di Andrea Meldolla presenta un tocco meno sostenuto, disegno meno definito, virtuosismi compositivi maggiori. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
altre attribuzioni | Vecellio MarcoCaliari Carletto |
bibliografia | Campetti P.( 1909)p. 71; Belli Barsali I.( 1970)p. 97; Strocchi M. L.( 1975-1976)pp. 115-116, 83, 116; p. 275 n. 45 |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Lucca |
comune | Lucca |
indirizzo | via Galli Tassi |
ente schedatore | S39 |
ente competente | S39 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Ciardi R. P.; Funzionario responsabile: Caleca A.; Trascrizione per informatizzazione: Guarraccino M. (1998); Aggiornamento-revisione: Guarraccino M. (1998), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Tramontano T. (2006) |
anno creazione | 1977 |
anno modifica | 1998; 2006 |
latitudine | 43.842214 |
longitudine | 10.505064 |