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bene culturale | dipinto, ciclo |
soggetto | Santi |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00283979 - 0 |
localizzazione | Italia, Toscana, FI, Firenzepiazza del Carmine |
contenitore | convento, carmelitano, Convento di S. Maria del Carmine, chiesa e convento di S. Maria del Carmine, piazza del Carmine, sala capitolare detta della colonna, parete d'ingresso |
datazione | sec. XV ; 1404 (ante) - 1404 (ante) [documentazione] |
autore | Starnina Gherardo (1354 ca./ ante 1413), |
materia tecnica | intonaco/ pittura a fresco |
condizione giuridica | proprietà Stato, possesso perpetuo Comune di Firenze |
dati analitici | NR (recupero pregresso)Figure: santi; putti. Architetture: tempio. Vegetali: foglie d'acanto. Decorazioni: quadrilobi circoscriventi punte di diamante; motivi decorativi geometrici. |
notizie storico-critiche | La cappella, dedicata a San Girolamo, era stata decorata nelle pareti destra e d'ingresso con santi e profeti entro formelle o edicole gotiche, mentre le altre due pareti erano interamente rivestite da scene della vita del santo (delle rappresentazioni della "morte" e dei "funerali" rimangono delle incisioni del Seroux D'Angicourt). Il ciclo pittorico ricordato da tutte le fonti antiche come una delle opere maggiori dello Starnina determinante per i nuovi esiti della pittura fiorentina, subì le prime modificazioni nel 1636 quando, trasportato nella cappella il Santissimo Sacramento, venne spostato l'altare - fino ad allora collocato sotto l'alta finestra gotica della parete destra - alla parete di fondo. Fu elevato un soprammattone davanti alla parete sinistra per ricavarci un ripostiglio. Nel 1746 durante la ristrutturazione patrocinata dai del Pugliese fu venduta la pala d'altare realizzata dallo stesso Starnina e forse si costruì il muro davanti alla parete destra ostruendo così la vista degli affreschi che, grazie al loro occultamento, scamparono alla totale distruzione del 1782. In seguito alla scoperta di questi pochi e lacunosissimi frammenti (Procacci 1932), unica opera sicuramente atttribuibile allo Starnina, lo studio della pittura dell'artista ricevette nuovo impulso. La fondamentale importanza di questi affreschi, fra le prime manifestazioni fiorentine della pittura dello Starnina dopo l'aggiornamento al Gotico Internazionale iberico avvenuto durante la lunga permanenza in Spagna, è stata recentemente sottolineata dalla Waadenoijen che, grazie a stringenti confronti stilistici, ha convincentemente identificato nello Starnina il Maestro del Bambino Vispo, personalità ricostruita dal Sirèn nel 1904. Il frammento analizzato, uno dei pochi a non essere staccato nel 1935, mantiene la sua posizione originaria nelle pareti della cappella. |
altra localizzazione | luogo di provenienza: Toscana, FI, Firenze |
committenza | Tommaso dii Guidone di Pagno (1393)di Guidone Matteo di Tommaso |
bibliografia | Bocchi F.( 1591); Bocchi F./ Cinelli Calvoli G.( 1677)p. 156; Richa G.( 1754-1762)v. X p. 43; Seroux D'Agincourt J. B. L. G.( 1823)t. II pp. 110-111; Baldinucci F.( 1845-1847)v. I p. 331; Albertini F.( 1863)p. 16; Mattei S.( 1869)pp. 12, 91; Libro Antonio |
definizione | dipinto |
regione | Toscana |
provincia | Firenze |
comune | Firenze |
indirizzo | piazza del Carmine |
ente schedatore | L. 41/1986 |
ente competente | S128 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Civai A.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Aggiornamento-revisione: Orfanello/ Romagnoli/ Rousseau (2000), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); ARTPAST/ Bellini F. (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); |
anno creazione | 1989 |
anno modifica | 2000; 2006 |
latitudine | 43.768439 |
longitudine | 11.243872 |