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Opera d'arte Santo a Firenze

L'opera d'arte Santo - codice 09 00290100 si trova nel comune di Firenze, capoluogo dell'omonima provincia sita in monastero, vallombrosano, Monastero di S. Giorgio dello Spirito Santo alla Costa, NR (recupero pregresso), sala ritrovo ufficiali, volta
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bene culturaledipinto
soggettoSanto
tipo schedaOA_3.00
codice univoco09 00290100
localizzazioneItalia, Toscana, FI, FirenzeNR (recupero pregresso)
contenitoremonastero, vallombrosano, Monastero di S. Giorgio dello Spirito Santo alla Costa, NR (recupero pregresso), sala ritrovo ufficiali, volta
datazionesec. XV ; 1418 (ca.) - 1425 (ca.) [analisi stilistica]
ambito culturaleambito fiorentino(analisi stilistica)
materia tecnicaintonaco/ pittura a fresco
condizione giuridicaproprietà Stato, Scuola di Sanità Militare e Caserma Vittorio Veneto
dati analiticiNR (recupero pregresso)Soggetti sacri. Figure maschili: Santo. Attributi: (Santo) cazzuola; punteruolo. Abbigliamento religioso. Decorazioni: cornice polilobata.
notizie storico-criticheL'ambiente diviso in due campate, oggi destinato a sala di ritrovo degli ufficiali, in origine era probabilmente l'oratorio dell'Arte dei Maestri di pietra e legname. La pertinenza di questa corporazione sembra confermata non solo dall'esistenza dell'arme con la scure, una volta collocata sulla porta di accesso all'oratorio e oggi nel primo cortile della caserma, ma anche dall'identificazione dell'unico Santo ancora visibile sulla volta di una delle due campate: si tratta di una figura maschile che sorregge gli strumenti propri dei muratori, riconoscibili in uno dei Quattro santo coronati, patroni dell'arte della quale facevano parte anche gli architetti e gli scultori. La decorazione dell'oratorio comprendeva dunque la raffigurazione dei patroni dell'arte e degli Evangelisti, rispettivamente sulle volte delle due campate e di alcune storie affrescate sulle pareti, delle quali non rimane che il frammento di una testina maschile. Stilisticamente gli affreschi si collocano in quellacorrente della pittura fiorentina, che caratterizza il secondo decennio del '400, per inoltrarsi anche nel terzo, e che alterna i guizzi del gotico internazionale nel tentativo di proporre forme meno tese e più razionali. Nonostante questa ricerca, fondata sui modelli della scultura del Ghiberti, si tratta di una pittura sostanzialmente insensibile alla rivoluzione rinascimentale, che troverà il suo culmine in Masaccio, e invece attardata su quelle tendenze spagnoleggianti importate a Firenze dallo Starnina, morto nel 1413. Un modello molto vicino è costituito dai santi affrescati dallo Starnina nella Collegiata di Empoli, dei quali si propone il medesimo inserimento spaziale entro polilobi. Il panneggio e il tipo fisionomico, in particolare quello del San Matteo, con gli zigomi alti e le fattezze arrotondate ed addolcite, trovano un riscontro nella pittura di Rossello di Jacopo Franchi.
bibliografiaMuratore G.( 1987)p. 125; Richa G.( 1754-1762)v. II, pp. 242-248; Gargiolli G.( 1819)pp. 239-240; Fantozzi F.( 1842)pp. 611-612; Biadi L.( 1824)p. 184; Marzi E.( 1933)pp. 46 sgg; Kirchen Florenz( 1940-1954)v. II, pp. 162-171; Fremantle R.( 1975)passim; Lo
definizionedipinto
regioneToscana
provinciaFirenze
comuneFirenze
indirizzoNR (recupero pregresso)
ente schedatoreL. 41/1986
ente competenteS128
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Romagnoli G.; Funzionario responsabile: Damiani G.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Bartolucci L. (2006); Aggiornamento-revisione: ARTPAST (2006), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1989
anno modifica2006
latitudine43.779926
longitudine11.245030

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