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Opera d'arte Scena di Banchetto// Supplica a Cerere (Labus) a Mantova

L'opera d'arte Scena di Banchetto// Supplica a Cerere (Labus) - codice 03 00152398 si trova nel comune di Mantova, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalerilievo, opera isolata
soggettoScena di Banchetto// Supplica a Cerere (Labus)
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00152398
localizzazioneItalia, Lombardia, MN, Mantova
datazionesec. IV a.C. terzo quarto; 349 a.C. - 330 a.C. [analisi stilistica]
ambito culturalearte greca(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo pentelico/ scultura
misurecm, alt. 48, largh. 65.5, sp. 6
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiRilievo rettangolare ricomposto da tre pezzi e delimitato ai lati da due pilastri e sopra da un tetto aggettante, mentre una piccola sporgenza allude al pavimento. Riattaccate le teste dei due personaggi principali; qualche sbrecciatura.Pratiche rituali: banchetto funerario.
notizie storico-criticheLa raffigurazione del rilievo comprende all'interno di un ambiente chiuso, un personaggio barbato disteso su un letto a torso nudo con il mantello sulle gambe; nella sinistra tiene una coppa e nella destra sollevata un corno potorio. Davanti e seduta sul letto una figura femminile vestita di chitone (tunica) e himation (mantello) estrae da una scatoletta grani di incenso. Sulla tavola antistante il letto un incensiere e davanti un cratere con un giovinetto che mesce il vino. Sulla parte sinistra un corteo di nove tra uomini, donne e bambini, di dimensioni digradanti, davanti ad un altare dove un piccolo inserviente conduce un maialino. In alto, a sinistra, da una finestrella si affaccia una testa di cavallo. Si tratterebbe della raffigurazione di un banchetto funerario dedicato ad un eroe, che dal Labus (1837) era stata però interpretata come la scena mitologica della supplica di Cerere a Giove in favore di Proserpina. La scena del banchetto entrò nella produzione funararia attica nel IV secolo a.C. e si diffuse in età ellenistica. Già nella collezione del conte d'Arco di Mantova che la donò alla fine del Settecento al Museo dell'Accademia di Mantova. Con questo trasferito al Palazzo degli Studi nel 1784 (circa). Poi a Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano.
altra localizzazioneluogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova
bibliografiaLevi A.( 1931)p. 35-36, n. 51; Rausa F.( 2000)pp. 46-49; Labus G.( 1830-1837)V. I
definizionerilievo
regioneLombardia
provinciaMantova
comuneMantova
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tamassia A. M.; Funzionario responsabile: Trevisani F.; Trascrizione per informatizzazione: Padrin M. (2009); Aggiornamento-revisione: Rodella G. (2009), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Montanari E. (2009), Referente sc
anno creazione2009
anno modifica2009; 2009

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