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Opera d'arte Scena dionisiaca a Mantova

L'opera d'arte Scena dionisiaca - codice 03 00152440 si trova nel comune di Mantova, capoluogo dell'omonima provincia
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bene culturalerilievo, frammento
soggettoScena dionisiaca
tipo schedaOA_3.00
codice univoco03 00152440
localizzazioneItalia, Lombardia, MN, Mantova
datazionesecc. I a.C./ I ; 50 a.C. - 50 [analisi stilistica]
ambito culturalearte romana(analisi stilistica)
materia tecnicamarmo/ scultura/ trapanatura
misurecm, alt. 100, largh. 90,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale
dati analiticiRilievo quadrangolare con la parte superiore rovinata. La base è lievemente aggettante. Rotture negli angoli superiori. Manca la testa del satirello, parte del tirso; scheggiature varie e corrosioni. In epoca rinascimentale furono rifatte parti mancanti (ora perdute); rilavorazioni varie. L'opera è murata entro una nicchia, alla sinistra del nicchione centrale della parete orientale della Galleria dei Marmi.Divinità minori: Sileno. Attributi: (Sileno) tirso. Mezzi di trasporto: carro. Figure maschili: satirello; giovane satiro. Animali: caproni (2). Abbigliamento: (giovane satiro) nebride.
notizie storico-criticheLa figurazione del rilievo comprende l'immagine di un sileno stante su un piccolo carro, con corona di vite con benda ricadente. Per tenersi in equilibrio si appoggia col braccio sinistro alla spalla di un satirello e con la destra tiene un tirso. Il satirello monta con un piede sul carro e tiene l'altro su una elevazione del terreno. Due caproni dovrebbero tirare il carro ma uno si impunta e l'altro viene spinto per un corno da un giovane satiro che tiene, avvolta al braccio sinistro, la nebride. L'autenticità della scultura fu a lungo e variamente discussa ma prevalse l'opinione che si trattasse di opera romana. Rientra in quella tradizione ellenistica che improntò l'arte soprattutto augustea, al cui periodo il rilevo viene più specificatamente riferito (Guerrini). La provenienza è sconosciuta ma nel XVI secolo doveva trovarsi a Mantova ed essere noto anche a Giulio Romano. La scultura fu trasferita al Museo dell'Accademia nel 1779 proveniente dalla Galleria dei Marmi (o dei Mesi) in palazzo Ducale, alla cui parete orientale si trovava murata, precisamente alla sinistra del nicchione centrale come mostra uno dei disegni di Ippolito Andreasi del 1568, conservati a Dusseldorf (Burckhardt, 1989). E' da presumersi che il rilievo, come per gli altri pezzi della collezione statuaria, sia poi pervenuto al Palazzo degli Studi e poi ancora a Palazzo Ducale a seguito della Convenzione del 1915 tra Comune di Mantova e Stato Italiano. In anni recenti l'opera è stata ricollocata nella stessa posizione indicata nel disegno di Dusseldorf.
altra localizzazioneluogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova; luogo di deposito: Italia, Lombardia, MN, Mantova
bibliografiaSpinazzola Levi A.( 1945-46)pp. 218-219; Guerrini L.( 1987)pp. 35-36; Burckhardt J.( 1989)pp. 412-415
definizionerilievo
regioneLombardia
provinciaMantova
comuneMantova
ente schedatoreS23
ente competenteS23
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Tamassia A. M.; Funzionario responsabile: Trevisani F.; Trascrizione per informatizzazione: Padrin M. (2009); Aggiornamento-revisione: Rodella G. (2009), Referente scientifico: NR (recupero pregresso); Montanari E. (2009), Referente sc
anno creazione2009
anno modifica2009; 2009

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