notizie storico-critiche | L'attribuzione, suggerita dal biglietto, al pittore Antonio Piatti (Viggiù 1875- 1962) non è confermata dal confronto con le sue opere mature, ma si potrebbe ipotizzare che questa "scena notturna", di gusto ancora pienamente ottocentesco, sia un lavoro molto giovanile, eseguito quando il pittore stava frequentando i corsi dell'Accademia di Brera.Bibliografia di A. Piatti: L. Callari, Storia dell'arte contemporanea italiana, Roma 1909, pp. 322- 323; E. A. Marescotti, Antonio Piatti, in "Emporium", Giugno 1917, vol. XLV, pp. 379- 398; A. M. Comanducci, Pittori italiani dell'Ottocento, Milano 1934, p. 533; G. Nicodemi- M. Bezzola, La Galleria d'arte moderna, Milano 1935, n. 1738, 2881, 2879; G. Marangoni, Antonio Piatti, Bergamo 1938; A. M. Comanducci, Dizionario Illustrato dei pittori e incisori Italiani moderni e contemporanei, Milano 1945, p. 602; U. Galletti- E. Camesasca, Enciclopedia della pittura italiana, vol. II, p. 1912 (con bibliografia), Cernusco 1950; L. Caramel - C. Pirovano, Galleria d'arte moderna, Opere del Novecento, Milano 1974, p. 54. Aggiornamenti:Come ha annotato l'estensore della scheda cartacea: "L'attribuzione, suggerita dal biglietto, al pittore Antonio Piatti (Viggiù 1875-1962) non è confermata dal confronto con le sue opere mature, ma si potrebbe ipotizzare che questa "scena notturna", di gusto ancora pienamente ottocentesco, sia un lavoro molto giovanile, eseguito quando il pittore stava ancora frequentando i corsi dell'Accademia di Brera". |