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bene culturale | asta di bandiera, elemento d'insieme |
soggetto | soggetto assente |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00214833 - 1 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinop.zza Castello, 191 |
contenitore | palazzo, museo, Armeria Reale, Palazzo Reale, p.zza Castello, 191, Museo Armeria Reale, piano primo, rotonda, vetrina 4 |
datazione | sec. XIX metà; 1848 - 1848 [iscrizione] |
ambito culturale | ambito veneziano(bibliografia) |
materia tecnica | legno/ sculturabronzo/ fusionebronzo/ incisionebronzo/ doraturatela di lino |
misure | cm, alt. 200, largh. 20, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo/ Musei Reali/ Armeria Reale |
dati analitici | Asta in legno, rivestita in tela di lino azzurra cerata, inchiodata con una sola fila verticale di piccoli chiodi di ferro. Freccia costituita dal Leone di San Marco dorato su basamento pure dorato a sua volta posto sopra un basamento semplice, a forma di parallelepipedo, rastremato inferiormente per accogliere l'apice del legno dell'asta e verniciato di nero.soggetto assenteSTEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: provinciale, Identificazione: Venezia, Posizione: drappo, recto, Descrizione : NR, |
notizie storico-critiche | In occasione dell'attuale schedatura non è stato possibile staccare le bandiere dalle vestrine. Secondo quanto dichiarato in Corrispondenza, fascicolo 351, la bandiera fu donata dal generale Angelo Mengaldo, antico comandante del Corpo, a Vittorio Emanuele II quando, il 5 novembre 1866 questi si recò a Venezia in occasione dell'annessione del Veneto all'Italia. Era stata confezionata nel marzo del 1848 alla formazione della Guardia Nazionale Veneta. Nell'agosto del 1849, caduta Venezia, le ricamatrici che l'avevano fornita la conservarono per poi donarla al generale Mengaldo. Allegata è una dichiarazione che dice. " Originalmente la Bandiera non aveva che gli stemmi delle due Città Venezia e Milano collegate a scuotere il giogo del governo forastiero. Quando prima la Lombardia, poi la Venezia concorsero a formar parte di un solo Regno unite al Subalpino sotto lo scettro del magnanimo Carlo Alberto, alla cui proclamazione tanto operò la Guardia Civica di Venezia , allora il Comandante la Guardia stessa fece apporre nel Campo Bianco le parole Viva il Re -- Viva l'Italia: e compiuta così, sventolò fino alla resa di Venezia". Nello stesso 1866, Vittorio Emanuele II dispose che la bandiera fosse depositata in Armeria Reale. Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 519; C. Cesari, Corpi Volontari italiani dal 1848 al 1870. Bollettino dell'Ufficio Storico dello Stato Maggiore del Regio Esercito, Roma, 1928: 286 - 369.||Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Strumenti 30; Corrispondenza, cartellina 351. |
bibliografia | Angelucci A.( 1890)p. 518; Cesari C.( 1928)pp. 286 - 369 |
definizione | asta di bandiera |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | p.zza Castello, 191 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bovenzi, Gian LucaCompilatore scheda: Ricchiardi, Enrico; Funzionario responsabile: Caldera, MassimilianoGuerrini, Alessandra |
anno creazione | 2010 |
latitudine | 45.070596 |
longitudine | 7.684717 |