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bene culturale | cravatta, opera isolata |
soggetto | soggetto assente |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 01 00216751 |
localizzazione | ITALIA, Piemonte, TO, Torinop.zza Castello, 191 |
contenitore | palazzo, museo, Armeria Reale, Palazzo Reale, p.zza Castello, 191, Museo Armeria Reale, deposito |
datazione | sec. XIX metà; 1840 (ca) - 1860 (ca) [analisi storica] |
ambito culturale | manifattura italiana(contesto) |
materia tecnica | seta/ taffetasfilo dorato/ lavorazione a telaio |
misure | cm, alt. 117, largh. 18, |
condizione giuridica | proprietà Stato, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo/ Musei Reali/ Armeria Reale |
dati analitici | Cravatta in taffetas blu, ad andamento rettangolare, con gli orli rifiniti da una frangia in oro filato.soggetto assente |
notizie storico-critiche | La cravatta era associata alla bandiera erroneamente ascritta da Angelucci (1890) al 19° reggimento dell'esercito dell'Emilia, attribuzione acriticamente confermata da Ghisi (1932), il quale probabilmente non ebbe l'occasione di vederla. Si tratta invece di una delle 4 o 5 bandiere confezionate nel novembre del 1859 dall'Educandato di San Paolo di Modena per i reggimento di quell'esercito. I sei reggimenti di fanteria di linea dell'esercito del Governo Provvisorio Modenese ricevettero già dal primo gennaio 1860, in preparazione del loro assorbimento da parte dell'Armata Sarda, numerazione diversa (41° e 42° Modena; 45° e 46° Reggio; 49° e 50° Parma). Trasformatosi l'Armata Sarda in Esercito Italiano (marzo 1861) i reparti ricevettero nuove bandiere tricolori sabaude modello marzo 1860 e, in seguito, depositarono le antiche bandiere nel Magazzino Militare Centrale di Torino, da dove, nel 1866, furono versate in Armeria Reale. Probabilmente la O.117 giunse in Armeria in quell'anno e con lo stesso mezzo. Ulteriori studi sono necessari per restringere la rosa di reggimenti modenesi candidati all'attribuzione della O.117, anche se l'assenza sulla cravatta (quella collegata attualmente non era propria) del predicato del reggimento, in ricamo, costituisce un ostacolo pressoché insormontabile. In assenza di elementi più specifici, si data la cravatta alla metà del XIX secolo e la si attribuisce ad ambito italiano. Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 502; E. Ghisi, Il Tricolore Italiano 1796 - 1870. Rizzoli & C. Milano 1931. Rangoni Machiavelli Luigi, Il Tricolore negli stati italiani dal 1859 al 1861. Risorgimento, Città di Castello: 1915; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino. Umberto Allemandi & C. Torino: 2005. Riferimenti Archivio Storico dell'Armeria Reale: Corrispondenza, cartellina 348. |
bibliografia | Angelucci A.( 1890)p. 502; Rangoni M. L.( 1914); Ghisi E.( 1931); Cosentino R.( 2005) |
definizione | cravatta |
regione | Piemonte |
provincia | Torino |
comune | Torino |
indirizzo | p.zza Castello, 191 |
ente schedatore | S67 |
ente competente | S67 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bovenzi, Gian LucaCompilatore scheda: Ricchiardi, Enrico; Funzionario responsabile: Caldera, MassimilianoGuerrini, Alessandra |
anno creazione | 2010 |
latitudine | 45.070596 |
longitudine | 7.684717 |