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Opera d'arte soggetto assente di Casassa (attivo agli inizi del XIX secolo), Aostallo (attivo agli inizi del XIX secolo), a Torino

L'opera d'arte soggetto assente di Casassa (attivo agli inizi del XIX secolo), Aostallo (attivo agli inizi del XIX secolo), - codice 01 00215916 di Casassa (attivo agli inizi del XIX secolo), Aostallo (attivo agli inizi del XIX secolo), si trova nel comune di Torino, capoluogo dell'omonima provincia sita in palazzo, museo, Armeria Reale, Palazzo Reale, p.zza Castello, 191, Museo Armeria Reale, deposito
immagine - immagine non disponibile -
bene culturalebandiera
soggettosoggetto assente
tipo schedaOA_3.00
codice univoco01 00215916
localizzazioneITALIA, Piemonte, TO, Torinop.zza Castello, 191
contenitorepalazzo, museo, Armeria Reale, Palazzo Reale, p.zza Castello, 191, Museo Armeria Reale, deposito
datazionesec. XIX inizio; 1800 - 1800 [analisi stilistica]
autoreCasassa (attivo agli inizi del XIX secolo), Aostallo (attivo agli inizi del XIX secolo),
materia tecnicaseta/ taffetasseta/ pitturaseta/ ricamoseta/ ricamo in seta
misurecm
condizione giuridicaproprietà Stato, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo/ Musei Reali/ Armeria Reale
dati analiticiIl drappo è quadrato, ornato in pieno dalla croce di Savoia bianca con i bracci che non raggiungono gli orli e da essa quadripartito. Il colore di fondo dei quattro quarti è, rispettivamente: 1° all'asta e 3° al battente, blu; 2° al battente e 4° all'asta nero. Da ciascuno dei quattro angoli interni partono tre fiamme ondeggianti di colore rosso. Al centro della croce era posto lo stemma, posto in una cornice e sormontato dalla corona ducale di Savoia. Il drappo è bordato su tutti e quattro i lati da una larga fascia azzurra ornata in pieno dal nastro dell'Ordine della SS. Annunziata, cioè alternativamente da nodi di Savoia dorati e da rosette al naturale. Recto e verso sono identici tra loro. La vena azzurra che serviva ad infilare il drappo sull'asta è stata erroneamente cucita al lato al battente invece che a quello all'asta. I decori sono ottenuti mediante la tecnica del ricamo a intarsio, le cui cuciture sono state rafforzate da un ricamo a punto posato in seta écru, scelta anche per il piumaggio dell'aquila. Alcuni dettagli della corona sono in seta azzurra . I motivi della cornice sono sottoilineati da ricami in seta blu; così come sui nodi sono presenti delle ombreggiature realizzate a pennello.soggetto assenteSTEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Qualificazione: familiare, Identificazione: Savoia, Posizione: drappo, verso e recto, Descrizione : di rosso alla croce di bianco. E' posto sul petto di un'aquila coronata con le ali spiegate,
notizie storico-criticheQuesta bandiera colonnella, che in origine doveva misurare circa 180 cm di lato, fu quasi certamente quella confezionata e ricamata dai tappezzieri Casassa e vedova Aostallo nella primavera del 1800 e consegnata al battaglione Savoia nel maggio dello stesso anno. Già nel mese di luglio 1800, però, il battaglione si sbandò a seguito della sconfitta degli alleati austriaci da parte di Napoleone Bonaparte nella battaglia di Marengo (Al) avvenuta alla fine del mese di giugno. La bandiera in questione, assieme alla relativa ordinanza (O.107) fu nascosta ai francesi e riutilizzata alla Restaurazione (infatti secondo la tradizione dell'Armeria le due bandiere sono definite "del 1815", quando un battaglione di volontari savoiardi si organizzò per affiancare gli austriaci che stavano invadendo la Francia attraverso la loro regione). Nel mese di giugno 1814, il battaglione di Savoia arrivò a Torino con le proprie bandiere e fu uno dei primi reggimenti del nuovo Esercito sardo. Non ho reperito notizie relativamente a data e modalità di introduzione in Armeria Reale.||Bibliografia: A. Angelucci, Catalogo della Armeria Reale illustrato con incisioni compilato dal maggiore Angelo Angelucci per carica del Ministero della Casa Reale, Torino 1890, p. 501; C. A. Gerbaix de Sonnaz, Bandiere, stendardi e vessilli di Casa Savoia dai Conti di Moriana ai Re d'Italia (1200 - 1861). Tipografia degli Artigianelli, Torino 1911; N. Brancaccio, L'Esercito del vecchio Piemonte dal 1540 al 1861- Gli Ordinamenti. Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito, Roma, 1923; P. E. Fiora, Bandiere in Piemonte, documentazione storica. Monografia del Centro Studi dell'Accademia di San Marciano, Torino 1971; R. Cosentino (a cura di), L'archivio storico dell'Armeria Reale di Torino.Umberto Allemandi & C. Torino: 2005; Ricchiardi Enrico, Bandiere e stendardi dell'Esercito Sardo (1713 - 1802). Regione Piemonte e Centro Studi Piemontesi, Torino: 2006.
bibliografiaAngelucci A.( 1890)p. 501; Brancaccio N.( 1923); Gerbaix de Sonnaz C. A.( 1911); Fiora P. E.( 1971); Cosentino R.( 2005); Ricchiardi E.( 2006)
definizionebandiera
regionePiemonte
provinciaTorino
comuneTorino
indirizzop.zza Castello, 191
ente schedatoreS67
ente competenteS67
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Bovenzi, Gian LucaCompilatore scheda: Ricchiardi, Enrico; Funzionario responsabile: Caldera, MassimilianoGuerrini, Alessandra
anno creazione2010
latitudine45.070596
longitudine7.684717

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