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Opera d'arte soggetto assente di Guido Pasquale Giusti (1853/1935), a Venezia

L'opera d'arte soggetto assente di Guido Pasquale Giusti (1853/1935), - codice 05 00419643 di Guido Pasquale Giusti (1853/1935), si trova nel comune di Venezia, capoluogo dell'omonima provincia sita in casa, casa privata, civico 982/B, Campo Nazario Sauro, muro di cinta del giardino, parete esterna verso il campo
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bene culturalelapide commemorativa ai caduti, lapide commemorativa ai caduti della prima guerra mondiale
soggettosoggetto assente
tipo schedaOA_3.00
codice univoco05 00419643
localizzazioneITALIA, Veneto, VE, VeneziaCampo Nazario Sauro
contenitorecasa, casa privata, civico 982/B, Campo Nazario Sauro, muro di cinta del giardino, parete esterna verso il campo
datazionesec. XX primo quarto; 1922 - 1923 [fonte archivistica]
autoreGuido Pasquale Giusti (1853/1935),
materia tecnicamarmobronzopietra d'Istria
misurecm, alt. 110, largh. 200,
condizione giuridicaproprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Venezia
dati analiticiLapide marmorea di forma rettangolare con i quattro lati leggermente rientranti nei segmenti centrali rispetto agli spigoli. Sulla parte sinistra è inserito un rilievo bronzeo di forma circolare con cornice esterna a toro in rilievo e interna a guscio, raffigurante il ritratto di Nazario Sauro, a cui è dedicata l'opera, decorato, alla base, da due piccoli stemmi ovali. Il primo raffigura un sole a sedici raggi e l'altro un leone marciano, nimbato, in "moleca". Sulla parte destra è l'iscrizione .Soggetto assenteSTEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Identificazione: Capodistria, Posizione: sotto al medaglione bronzeo, stemma a destra, Descrizione : In campo caricato di un sole figurato e radioso di sedici raggi., ; STEMMI, EMBLEMI, MARCHI: Classe di appartenenza: stemma, Identificazione: Repubblica di Venezia, Posizione: sotto al medaglione bronzeo, stemma a sinistra, Descrizione : Leone marciano in "moleca" in posizione frontale, con ali dispiegate convergenti, reggente tra le zampe un libro.,
notizie storico-criticheCome emerge dai documenti archivistici, la lapide venne commissionata dal comitato cittadino presieduto dal conte Gerolamo Marcello, che presentò al Comune di Venezia fin dal 1919, domanda per la realizzazione di un monumento in ricordo del martire di Capodistria, Nazario Sauro. Il 10 giugno 1919 venne approvato tramite delibera comunale (n.25936) uno dei tre progetti presentati al Comune da parte dello scultore Sebastiano Bonomi, che prevedeva la realizzazione di una lapide in marmo, pietra d'Istria e bronzo per un compenso di 100 Lire dell'epoca. Al professore Guido Giusti spettò la realizzazione del rilievo circolare in bronzo contenente il ritratto di Nazario Sauro mentre lo stesso Bonomi scolpì la lapide e l'iscrizione dettata, per l'occasione, dal poeta veneziano Giovanni Bertacchi. La lapide venne inaugurata il 24 febbraio 1924. Nato a Ceneda il 15 settembre 1853 e morto a Vittorio Veneto il 25 febbraio 1935, Guido Pasquale Giusti visse e operò quasi tutta la sua vita a Venezia, dove ebbe studio presso i Tolentini. Ebbe notorietà a partire da quando realizzò, nel 1905, il busto di Papa Pio X per Riese, città natale del papa. Per quanto riguarda invece Nazario Sauro, egli nacque a Capodistria il 20 settembre 1880 e fu patriota e militare. Esponente dell'irredentismo italiano, tenente di vascello della Regia Maria nel primo conflitto mondiale, fu giustiziato per alto tradimento dall'Austria-Ungheria. Dopo essere stato al servizio di varie società di navigazione, negli anni prossimi al conflitto mondiale trasportò armi per conto di patrioti albanesi che aspiravano all'indipendenza del proprio paese dalla dominazione turca. Allo scoppio della prima guerra mondiale, giunse Venezia dove insieme ad altri esuli, sostenne l'entrata in guerra dell'Italia contro l'Austria, in occasione della quale si arruolò volontario nella Regia Marina. Il 30 luglio 1916, a bordo del sommergibile "Giacinto Pullino", col quale avrebbe dovuto effettuare un'incursione su Fiume, andò a incagliarsi all'imbocco del Golfo di Quarnero e, intercettato dal cacciatorpediniere tedesco "Satellit", fu catturato e processato presso il tribunale della Marina austriaca di Pola. La condanna alla pena di morte per alto tradimento, tramite impiccagione, fu eseguita nelle carceri di Pola il 10 agosto 1916. Dal 7 marzo 1947 le spoglie del martire capodistriano si trovano nel tempio votivo del Lido di Venezia.
georeferenziazionelocalizzazione fisica: x: 12.32525052; y: 45.440043841; metodo di georeferenziazione: punto esatto; tecnica di georeferenziazione: rilievo da cartografia con sopralluogo; base di riferimento: ICCD1004366_OI.ORTOI; 19-7-2014; (2047554) -ORTOFOTO 2006- (htt
bibliografiaPalin A.( 1931)pp. 11, 12; Azzurri Dalmazia( 1935)pp. 21-24; Rizzi A.( 2001)p. 318 n. 390; Medici L.( 1946)pp. 32, 33; Flora F.( 1964)p. 66
definizionelapide commemorativa ai caduti
denominazionelapide commemorativa ai caduti della prima guerra mondiale
regioneVeneto
provinciaVenezia
comuneVenezia
toponimoSestiere Santa Croce
indirizzoCampo Nazario Sauro
ente schedatoreS161
ente competenteS161
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Protezione Civile Beni Culturali; Funzionario responsabile: Bristot, Annalisa; Aggiornamento-revisione: Piermatteo, Valeria (2009), Referente scientifico: Battaglia, Roberta; Penzo, Alessandra (2014), Referente scientifico: Fumo, Grazi
anno creazione2007
anno modifica2009; 2014
latitudine45.440044
longitudine12.325251

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