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bene culturale | tovaglia d'altare |
soggetto | soggetto non presente |
tipo scheda | OA_3.00 |
codice univoco | 09 00836183 |
localizzazione | ITALIA, Toscana, LU, Luccavia Vittorio Emanuele II |
contenitore | chiesa, conventuale, Chiesa di S. Caterina, via Vittorio Emanuele II, sacrestia, armadio |
datazione | sec. XX prima metà; 1900 (post) - 1949 (ante) [analisi stilistica] |
ambito culturale | manifattura lucchese(analisi stilistica) |
materia tecnica | cotone/ telafilo di cotone/ merlettofilo di cotone/ ricamo a punto a giornofilo di cotone/ ricamo in rilievo a punto pienofilo di cotone/ ricamo a punto erba |
misure | cm, alt. 80, largh. 105, |
condizione giuridica | proprietà Ente pubblico territoriale, Comune di Lucca |
dati analitici | Tovaglia rettangolare in cotone con doppio ricamo con punti su sfilatura lungo il perimetro, uno più minuto e uno più grande; merletto (che sembra essere eseguito a tombolo, ma permane l'incertezza) con motivo a meandro ritorto a formare serie di palmette. Al centro della tovaglia ci sono due cifre in corsivo, molto grandi ed eleganti, realizzate a ricamo con il punto pieno e il punto erba.soggetto non presente |
notizie storico-critiche | La chiesa settecentesca di S. Caterina, annessa al Convento dell'Ordine Terziario Domenicano e progettata a pianta ovale dall'architetto Francesco Pini, fu edificata a partire dal 1738 sopra una precedente costruzione del 1575, di cui è impossibile ipotizzare l'assetto originario per mancanza di notizie. La consacrazione sarebbe avvenuta nel 1743 e non nel 1748 come tramandato dalla guidistica locale; ciò risulta da una rilettura, effettuata durante gli ultimi restauri, della data presente nell'iscrizione della controfacciata. Sia la chiesa che il convento furono oggetto delle soppressioni napoleoniche del Governo Baciocchi nel 1806 a seguito delle quali il convento, divenuto di proprietà pubblica, fu destinato a caserma, le suore furono spostate al convento dell'Angelo e non fecero più ritorno a Santa Caterina. Sotto i Borboni, nel 1818, gli ambienti del convento furono destinati all'Ospizio degli Invalidi, una sezione dell'ente Ospedali e Ospizi di Lucca, e la chiesa fungeva da cappella. La proprietà degli ambienti conventuali e della chiesa è rimasta a Ospedali e Ospizi per passare poi in anni recenti al Comune di Lucca. La chiesa è conosciuta come “Chiesa delle Sigaraie” perchè le donne che preparavano a mano i celebri sigari “toscani” avevano l’abitudine di recarvisi a pregare prima di andare alla Manifattura Tabacchi, situata di fronte. |
definizione | tovaglia d'altare |
regione | Toscana |
provincia | Lucca |
comune | Lucca |
indirizzo | via Vittorio Emanuele II |
ente schedatore | S122 |
ente competente | S122 |
autori della catalogazione | Compilatore scheda: Bonuccelli L.; Funzionario responsabile: d'Aniello A. |
anno creazione | 2012 |
latitudine | 43.842136 |
longitudine | 10.499104 |