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Opera d'arte Sposalizio di Maria Vergine di Lorenzo da Viterbo (1444 ca./ 1472 (?)), a Viterbo

L'opera d'arte Sposalizio di Maria Vergine di Lorenzo da Viterbo (1444 ca./ 1472 (?)), - codice 12 00095027 A - 5 di Lorenzo da Viterbo (1444 ca./ 1472 (?)), si trova nel comune di Viterbo, capoluogo dell'omonima provincia
immagine - immagine non disponibile -
bene culturaledipinto, ciclo, parete sinistra, in basso
soggettoSposalizio di Maria Vergine
tipo schedaOA_3.00
codice univoco12 00095027 A - 5
localizzazioneItalia, Lazio, VT, Viterbo
datazionesec. XV ; 1469 (ca.) - 1469 (ca.) [analisi stilistica; data]
autoreLorenzo da Viterbo (1444 ca./ 1472 (?)),
materia tecnicamuratura/ pittura
misurealt. 220, largh. 720,
condizione giuridicadetenzione Ente pubblico territoriale
dati analiticiLa scena segue un andamento orizzontale e si svolge in uno spazio aperto segnato dalle linee prospettiche del pavimento e dal cielo. La composizione presenta al centro il sacerdote che assiste alle sacre nozze. Giuseppe di profilo è in atto di infilare l'anello al dito della Vergine. Ai lati sfilano un folto stuolo di personaggi, avvolti in ampi mantelli, che scrutano e discutono l'avvenimento.Personaggi: Maria Vergine; San Giuseppe. Figure: Sacerdote. Figure femminili. Figure maschili.
notizie storico-criticheE' l'opera di più alta qualità tra gli affreschi del ciclo mariano nella cappella, anche se non tutte le figure sono state dipinte dall'artista, poichè lo scadere improvviso del tono denuncia l'intervento degli aiuti. Complessivamente l'affresco si presenta come una messa a punto di tutti i valori culturali acquisiti: Piero della Francesca, nel rigore formale e quasi astratto delle immagini; Benozzo Gozzoli nel tono naturalistico aneddotico. Tra le figure ritratte è anche il cronista Nicolò della Tuccià che osserva come Lorenzo da Viterbo prediligesse dipingere dal vivo le figure umane. Quasi certamente fu l'ultimo affresco ad essere stato eseguio se il 26 aprile 1469 aveva terminato la figura del Della Tuccia e il 1469 è anche l'anno che compare nella scritta sottostante ove si dichiara, in maniera forse inesatta, che il pittore aveva a quella data venticinque anni (Brandi 1946, p. 3). Il bomabardamento del 1944 aveva fatto cadere i quattro quinti della composizione. Strinati osserva contrariamente a quanto affermato dalla gran parte dei critici, profonde discordanze tra lo stile di Benozzo e quello di Lorenzo, da cui quest'ultimo è visto strettamente dipendente: infatti nella maniera di Lorenzo prevale una linea che plasma i contorni, frantumando lo spazio figurativo invece di stabilire, come Lorenzo, una naturale fusione tra questo e le figure. Strinati ipotizza pure una conoscenza da parte di Lorenzo (se non una reciproca influenza) delle opere mantegnesche di Mantova.
bibliografiaFaldi I.( 1970)pp. 28-29
definizionedipinto
regioneLazio
provinciaViterbo
comuneViterbo
ente schedatoreS50
ente competenteS50
autori della catalogazioneCompilatore scheda: Pampalone A.; Funzionario responsabile: Pedrocchi A. M.; Trascrizione per informatizzazione: ARTPAST/ Granata B. (2005); Aggiornamento-revisione: ARTPAST/ Granata B. (2005), Referente scientifico: NR (recupero pregresso);
anno creazione1971
anno modifica2005

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